Grazie alla legge di bilancio 2021, gli interventi di coibentazione del tetto rientrano a pieno titolo nel Superbonus 110%. Dipanati dunque anche gli ultimi dubbi rimasti per l’applicazione della maxi detrazione (>> Legge di bilancio 2021, tutti i bonus casa per l’edilizia).
Di fatto, il tetto di un edificio è la sommità dello stesso e come spesso accade esso sovrasta una zona denominata sottotetto, di uso e proprietà comune, spesso privo di impianto di riscaldamento. Questa caratteristica, peculiare di alcuni immobili, ha portato a integrare la definizione contenuta nell’art.119 del Dl rilancio: in pratica, il tetto concorre al calcolo del 25% della superficie lorda disperdente al fine di poter ammettere al 110% gli interventi di coibentazione degli immobili.
>> Raccolta normativa Superbonus 110%. Ecco l’elenco con tutti i riferimenti <<
Superbonus 2021 per la coibentazione del tetto: come avere il 110%
Occorre fare una precisazione, riprendendo la definizione dell’art. 119, co.1, lett a), DL 34/2020, per cui è possibile accedere al Superbonus 110% se in un edificio si pongano in essere […] interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio […].
Interventi detraibili al 110%, le regole
Gli interventi detraibili sono dunque finalizzati al miglioramento della resa energetica di un immobile (nominati anche nell’art. 14, DL 63/2013), e se
– interessano almeno il 25% della superficie lorda disperdente, e
– sono eseguiti nel rispetto delle altre norme previste dalla normativa del Superbonus,
allora permettono l’accesso al 110%.
Uno di questi interventi, potrebbe essere la posa del cappotto termico.
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Superbonus 110%, le 2 condizioni per la coibentazione tetto
Ci sono però due imposizioni necessarie per l’accesso alla maxi detrazione detrazione o a quella ordinaria (Ecobonus 65%).
1. Gli interventi devono essere effettuati su un immobile esistente,
2. Gli interventi devono essere effettuati su un immobile dotato di un impianto di riscaldamento.
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Di fatto il motivo è semplice, in quanto non si può migliorare la resa energetica di un edificio, e quindi conseguire i benefici fiscali, se si parte:
– da un immobile in costruzione, cioè nuovo,
– da un immobile privo di un sistema di riscaldamento.
Non ci sarebbe infatti il termine di paragone iniziale per dimostrare il miglioramento grazie agli interventi effettuati sull’immobile stesso.
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Coibentazione tetto, l’aiuto della legge di bilancio 2021
Come riportato a inizio articolo, la legge di bilancio 2021 ha modificato gli artt. 119 e 121, DL 34/2020, chiarendo il dubbio che il tetto dovesse fare parte del calcolo di tale 25%.
Il nuovo testo (comma 1, lett. a), art. 119), recita ora infatti: […] interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio o dell’unita’ immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o piu’ accessi autonomi dall’esterno. Gli interventi per la coibentazione del tetto rientrano nella disciplina agevolativa, senza limitare il concetto di superficie disperdente al solo locale sottotetto eventualmente esistente.
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Anche il tetto è dunque inserito nel complesso delle pareti orizzontali, verticali e inclinate sulle quali poter intervenire con la coibentazione dell’immobile. Che ci sia sottotetto e che non sia riscaldato, non conta ai fini del 110%.
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Impianti termici negli edifici residenziali ad elevate prestazioni energetiche
Impianti termici negli edifici residenziali ad elevate prestazioni energetiche
L’efficienza energetica in edilizia è un tema molto sentito in Italia soprattutto dopo l’uscita dei decreti di attuazione delle direttive europee sul risparmio energetico a partiredai primi anni del 2000. Tuttavia sono scarsi i testi che affrontano gli aspetti impiantistici ed in particolare le relazioni tra i nuovi edifici e gli impianti termici. La presente opera esamina, anche alla luce degli interventi di progettazione realizzati dall’Autore, dettagli e problemi di natura tecnica e pratica che non sono adeguatamente affrontati in altre pubblicazioni o nei corsi di formazione specialistica. Dopo l’introduzione ad alcuni protocolli volontari di certificazione energetica presenti in Italia, sono analizzati i parametri fisico-edili degli edifici ad elevate prestazioni e come questi influenzano le scelte impiantistiche da adottare. Attraverso un vasto repertorio di fotografie di cantiere viene affrontata anche la tematica della tenuta all’aria degli impianti. È poi presente un capitolo dedicato al calcolo termotecnico, all’analisi delle normative vigenti ed alla loro applicazione al fine del corretto dimensionamento degli impianti termici, con alcuni suggerimenti legati all’ottimizzazione dei consumi. Il capitolo centrale si concentra su alcuni dettagli, spesso sottovalutati, degli impianti di ventilazione meccanica, sia per il ricambio dell’aria sia per l’utilizzo nella climatizzazione. È poi presente una analisi sui sistemi radianti per l’individuazione di quelli che meglio si adattano ad essere utilizzati negli edifici ad elevata efficienza. In appendice sono illustrati tre progetti di fabbricati residenziali realizzati nel nord Italia, progettati e certificati secondo protocolli di efficienza energetica volontaria di cui l’autore ha curato la progettazione termotecnica, l’ottimizzazione dei costi di installazione, gestione e del sistema edificio-impianto. Paolo SavoiaIngegnere specializzato con pluriennale esperienza nella progettazione di impianti e involucri ad alta efficienza energetica e acustica per il comfort in edilizia. È inoltre tecnico competente in acustica ambientale e tecnico certificato di prove non distruttive di II livello. Esegue indagini strumentali finalizzate sia all’efficienza energetica in edilizia che alla diagnosi di patologie edilizie.
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