Rinnovabili non fotovoltaiche, cosa cambia con il nuovo decreto

I Ministri dello Sviluppo Economico Corrado Passera, dell’Ambiente Corrado Clini e dell’Agricoltura Mario Catania hanno dato il via libera  ai due decreti ministeriali che definiscono i nuovi incentivi per l’energia fotovoltaica, Quinto Conto Energia (vedi “Quinto Conto Energia firmato da Passera, cosa cambia per il FV“), e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas).

“I Decreti pongono le basi per uno sviluppo ordinato e sostenibile delle energie rinnovabili – si legge in una nota ministeriale -, allineando gli incentivi ai livelli europei e adeguandoli agli andamenti dei costi di mercato delle tecnologie (calati radicalmente nel corso degli ultimi anni). Si introduce inoltre un sistema di controllo e governo dei volumi installati e della relativa spesa complessiva (aste per impianti grandi e registri per impianti di taglia media)”.

Sono state apportate modifiche al testo originale, tenendo conto dei pareri dell’Autorità per l’Energia e della Conferenza Unificata, di specifiche mozioni Parlamentari e di suggerimenti di Associazioni di categoria.

Per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche il nuovo sistema  entrerà in vigore il 1 gennaio 2013 e  si applicherà agli impianti con potenza non inferiore a 1 kW.

Previsto un periodo transitorio di 4 mesi per tutelare gli investimenti in corso per:
– gli impianti che entrano in esercizio entro il 30 aprile 2013,
– gli impianti alimentati da rifiuti, entro il 30 giugno 2013, con un meccanismo di incentivazione alternativo a quello definito dal nuovo provvedimento,
–  gli impianti situati nei comuni dell’Emilia colpiti dal sisma e che hanno un titolo autorizzativo antecedente al 20 maggio 2012.

La soglia di incentivi prevista per gli impianti è di 5,8 miliardi euro annui e il costo indicativo sarà pubblicato mensilmente dall’Aeeg.

I valori della potenza di soglia sono fissati in 5 MW per tutte le tipologie di fonte rinnovabile escluse le fonti idroelettriche per le quali il valore di soglia è fissato in 10 MW di potenza nominale di concessione e le fonti geotermoelettriche, per le quali il valore di soglia è fissato a 20 MW.

Gli impianti potranno accedere agli incentivi con tre modalità:
– direttamente;
– attraverso l’iscrizione agli appositi registri;
– attraverso aste al ribasso.

Accesso diretto per:
–  gli impianti eolici e alimentati da fonte oceanica di potenza fino a 60 kW;
– gli impianti idroelettrici di potenza nominale fino a 50 kW (soglia elevata a 250 kW per impianti particolari, ed esempio realizzati su canali);
– gli impianti alimentati a biomassa di potenza fino a 200 kW e gli impianti alimentati a biogas di potenza fino a 100 kW;
– gli impianti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero;
– gli impianti eolici, idroelettrici a da biomassa realizzati con procedure ad evidenza pubblica da Amministrazioni pubbliche, con potenza fino al doppio di quella suindicata.

Accedono agli incentivi previa iscrizione in appositi registri:
– gli impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, se la relativa potenza è non superiore alla potenza di soglia; gli impianti ibridi, la cui potenza complessiva è non superiore al valore di soglia della fonte rinnovabile impiegata;
– gli impianti oggetto di un intervento di rifacimento totale o parziale, nei limiti di contingenti e con le modalità stabiliti all’articolo 17;
– gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia non superiore al valore di soglia vigente per impianti alimentati dalla stessa fonte.

Aste al ribasso per  gli impianti di tutte le tipologie di fonte rinnovabile con potenza superiore a 5 MW (a 10 MW per l’idroelettrico e a 20 MW per il geotermoelettrico)

Per consentire il passaggio al nuovo sistema incentivante, è prevista la conversione dei certificati verdi in incentivi e il ritiro dei certificati verdi rilasciati per le produzioni degli anni fino al 2015.

“Con i due decreti firmati oggi – hanno dichiarato i ministri Catania, Clini e Passera – viene introdotto un sistema di incentivi moderno, sostenibile ed equo. L’energia rinnovabile è un pilastro fondamentale della nostra strategia, ed è per questo essenziale supportarla in modo efficace, favorendo le fonti che possono sviluppare una filiera produttiva nazionale, senza generare dannose competizioni con la produzione alimentare. Allo stesso tempo, con questi decreti si pone un freno alla crescita dei costi energetici per i cittadini e le imprese. La sostenibilità economica e ambientale sono i due cardini della strategia energetica del Paese” concludono i tre ministri.

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