Il morsetto elettrico è uno di quei componenti dai quali siamo circondati nella vita di tutti i giorni, ma di cui non ci rendiamo conto. Anzi è probabile che ne abbiamo già sentito parlare, ad esempio, quando la macchina è rimasta con la batteria a terra.
Quindi, un morsetto elettrico è per definizione un elemento meccanico che permette il collegamento tra più cavi, indifferentemente se di segnale o di corrente.
L’utilizzo così diffuso dei morsetti per la connessione di cavi è sicuramente dato dalla possibilità di ottenere un ottimo risultato senza la necessità di saldare tra loro i fili, che porterebbe chiaramente una diversa velocità di assemblaggio.
Vediamo quindi che cos’è un morsetto elettrico e quali sono le principali categorie che possiamo trovare sul mercato
Morsetto elettrico, la guida alle tipologie
In senso lato il morsetto è un componente che serve a serrare due o più pezzi tra loro. La definizione nata in campo meccanico e dell’artigianato, dove per esempio è utilizzato per tenere a stretto contatto pezzi che devono essere incollati, avvitati o lavorati, è stata estesa all’ambito elettrico quando questo ha iniziato a svilupparsi.
Prima di essere connesse, le due estremità dei cavi devono essere “spelate“: grazie a preciso taglio di forbici, l’elettricista ne rimuove il rivestimento isolante.
A questo punto le estremità possono essere alloggiate nella parte apposita del morsetto e bloccate tramite un sistema di serraggio meccanico realizzato con materiale conduttivo, che garantisce la chiusura del contatto e così la connessione.
Sebbene la sua anima sia in metallo, il morsetto è rivestito di materiale isolante per motivi di sicurezza: rimane un componente che nei cicli di lavoro è sotto tensione e occorre evitare la possibilità di contatti accidentali che possono portare gravi incidenti.
Morsetto elettrico, quali sono i principali modelli?
Tra le varie soluzioni presenti sul mercato, alcune delle più sicure e performanti sono sicuramente rappresentate da quelle proposte da Phoenix Contact.
L’azienda, nata quasi 100 anni fa, come ufficio commerciale per la vendita di morsetti delle linee di tram elettrici, già cinque anni dopo la sua apertura presentò il primo morsetto componibile modulare. Oggi, i suoi morsetti elettrici sono distribuiti da Tecnology BSA, leader nella distribuzione specializzata di componenti per l’automazione industriale operante nel nord Italia.
Le parti metalliche di questi componenti sono generalmente realizzate in leghe di rame anticorrosione, protette da un trattamento superficiale di nichelatura o stagnatura.
Le plastiche dell’isolante, invece, sono riciclabili, adatte ad un utilizzo fino a temperature di 130° e certificate secondo UL94 per la classe di infiammabilità V0.
In commercio non esiste solamente una tipologia di morsetto elettrico, ma bensì diverse, che si distinguono in base al metodo di serraggio.
Morsetti a vite
La prima categoria che andiamo ad analizzare è la versione standard a livello internazionale, sono i primi che si sono sviluppati e sicuramente i più diffusi.
Per essere utilizzati i cavi da connettere vanno spelati, si apre con il cacciavite la sede e vi si infilano le estremità di rame nude. Generalmente la vite va poi richiusa, ma non è strettamente necessario, perché sono in grado di garantire una buona tenuta anche senza il serraggio.
Morsetti a molla
Consigliati in quelle applicazioni dove le continue vibrazioni potrebbero disconnettere il cavo dalla sede (se fosse solo serrato a vite) e per garantire che il collegamento sia sempre il medesimo indipendentemente dalla persona che lo assembla, vediamo perché.
Abbiamo visto che normalmente l’apertura e la chiusura della sede sono eseguite con un cacciavite, ma non con questo sistema: una volta inserita la parte spelata del filo è sufficiente rimuovere il cacciavite e la molla lo pinzerà automaticamente, senza richiedere alcuna forza di serraggio.
La molla è realizzata in acciaio armonico al cromo-nichel, che le garantisce un’alta resistenza anche in situazioni di lavoro difficili e la sicurezza di non snervare la sua forma con il passare del tempo.
Morsetti a connessione rapida
Si è parlato di necessità di spelare il cavo per poter ottenere una connessione ottimale, ma è presente sul mercato una categoria di morsetti che non necessitano questa operazione.
Sono definiti i morsetti a connessione rapida, o a taglio di isolante e, come dice il nome, il crimpaggio e la connessione vengono garantiti andando a perforare direttamente la guaina esterna del filo.
In questo modo si evitano i passaggi di spelatura e di conseguenza il rischio di tranciatura dei trefoli, aumentando la velocità di connessione.
Per informazione è possibile utilizzare questi componenti solo per fili che vanno da una sezione di conduttore di 0.25 mm2 a una di 2,5 mm2.
Morsetti a bullone
Il morsetto a bullone permette una connessione di cavi che terminano con un capocorda.
Si tratta di un anello meccanico che viene crimpato al filo e utilizzato quando si vuole avere una maggiore sicurezza del collegamento che si andrà a creare.
Come detto la spelatura può sfilacciare i trefoli e ridurne il numero, mentre il taglio di isolante non è garantito per le sezioni più ampie. Il capocorda è anche utilizzato nel caso di ricablaggi successivi, che hanno indebolito la treccia del filo e per il quale si preferisce non correre alcun rischio.
Questo tipo di morsetti inoltre garantisce la possibilità di gestire una potenza maggiore e un numero più alto di conduttori, fino a 4 invece dei canonici 2.
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