IVA agevolata al 10% per le ristrutturazioni edilizie: modelli per la dichiarazione

Guida all’applicazione e modulo di richiesta per interventi di recupero edilizio, di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata

L’Iva agevolata al 10% è prevista per gli interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su immobili residenziali, mentre rimangono esclusi i lavori di manutenzione su beni immobili a destinazione non abitativa (categoria catastale diversa da A/1 fino ad A/9 e A/11).

Il presupposto principale affinché possa trovare applicazione l’IVA agevolata al 10% nelle ristrutturazioni edilizie di immobili abitativi è l’esistenza di un contratto di appalto.
Vediamo punto per punto l’argomento, così che sarà più semplice e immediato compilare i moduli e le richieste necessarie (>> scarica i moduli fac-simile a fine articolo).

IVA agevolata al 10% per le ristrutturazioni edilizie: modelli per la dichiarazione

Chi ne ha diritto?

Il diritto all’IVA agevolata al 10% per gli interventi di tipo edilizio sugli immobili è riconosciuta a chiunque paghi per l’esecuzione dei lavori. Non è pertanto richiesto, per ottenere l’agevolazione, essere i proprietari dell’immobile sul quale gli interventi debbono essere effettuati: l’agevolazione stessa è infatti legata esclusivamente alla tipologia dei lavori e non al possesso dell’immobile.

ISOLAMENTO INVOLUCRO + POMPA DI CALORE
Limiti per la detrazione 110%

Lavori in contratto di appalto

L’Iva agevolata al 10% riguarda le prestazioni di servizi ma non le operazioni consistenti in cessioni di beni, come la vendita di finestre, anche se capita nella pratica che il contratto di appalto sia riferito sia a prestazioni di servizi che all’acquisto di materiali.

In questo caso, quando l’appaltatore fornisce beni di valore significativo, l’aliquota ridotta Iva si applica ai predetti beni soltanto fino a concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi.

Tale limite di valore deve essere individuato sottraendo dall’importo complessivo della prestazione, rappresentato dall’intero corrispettivo dovuto dal committente, il valore dei beni significativi.

NOVITÀ! – BONUS RISTRUTTURAZIONI 
Per autorizzarlo basta una telefonata!

Beni significativi

I beni significativi sono, ai sensi del D.M. 29/12/1999:
– gli ascensori e montacarichi;
– gli infissi esterni e le caldaie;
– i videocitofoni;
– le apparecchiature di condizionamento e ricircolo dell’aria;
– i sanitari e le rubinetterie da bagno;
– gli impianti di sicurezza.

L’elencazione è da considerarsi tassativa, nel senso che essa riguarda i beni in grado di svolgere le funzioni indicate e, quindi, a prescindere dalla denominazione commerciale dei beni stessi. Per i beni e materiali non compresi nell’elenco ministeriale, invece, se la loro fornitura si accompagna alla posa in opera, purché effettuata dallo stesso fornitore, si applica sempre l’IVA al 10%: ed anche se il valore del bene ceduto è prevalente rispetto al valore della prestazione.

Beni significativi e Iva agevolata

Su questi beni significativi l’Iva agevolata al 10% si applica solo sulla differenza tra:
– il valore complessivo della prestazione e
– il valore complessivo dei beni stessi.

Occorre quindi scorporare il valore dei beni significativi:
– una parte del valore è assoggettata a Iva agevolata al 10%;
– la rimanente parte sconta l’Iva ordinaria al 22%.

In caso di manutenzione (ordinaria o straordinaria), l’Iva agevolata si applica anche ai beni, ma solo se questi sono forniti dall’installatore, e la manodopera (e le materie prime e i semilavorati) godono sempre dell’IVA agevolata al 10%.

SISMABONUS 110%
Leggi le tecniche per passare a classi di rischio superiori
e accedere alle detrazioni

ESEMPIO
Installazione di un nuovo impianto di riscaldamento.
Caso 1. La caldaia è fornita direttamente dall’impresa che realizza i lavori >>> IVA al 10% (nei limiti dei beni significativi) anche per la fornitura della caldaia.
Caso 2. La caldaia è acquistata direttamente dal committente >>> IVA al 22%.

Prestazioni NON agevolabili

1. La semplice fornitura di beni per la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da parte di soggetti diversi da coloro che li realizzano.
2. Le prestazioni di servizi rese in esecuzione di subappalti.
3. Le prestazioni rese da professionisti.

Esempio applicazione Iva agevolata

Corrispettivo complessivo per l’intervento: 20 mila euro.
Valore del bene significativo: 16 mila euro (quindi maggiore della metà del valore complessivo).

Occorre individuare, innanzitutto, tre diverse tranches di valori, e quindi:
– il valore della manodopera e dei beni non-significativi (ovvero il valore complessivo della prestazione meno valore dei beni significativi) , qui pari a 4000 euro, sconterà l’Iva al 10%;
– la quota del valore del bene significativo, pari alla differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello del bene significativo stesso (4.000 euro), sconterà anch’esso l’Iva al 10%;
– infine, la quota residua del valore del bene significativo, pari 12 mila euro, vedrà l’applicazione dell’aliquota ordinaria del 22%.

RIFARE IL TETTO – SUPERBONUS
Pro e contro della ventilazione
Come accedere alla maxi detrazione

Moduli fac-simile

Scarica qui:
>> Dichiarazione per applicazione aliquota IVA agevolata prestazione servizi contratto appalto per manutenzione ordinaria o straordinaria
>> Dichiarazione per applicazione aliquota IVA agevolata beni finiti
>> Dichiarazione per applicazione aliquota IVA agevolata prestazione di servizi di contratto appalto edifici, Legge Tupini

Detrazioni manutenzione ordinaria e straordinaria

Facciamo ordine sulla manutenzione ordinaria, straordinaria, il restauro conservativo e la ristrutturazione, specie perché il Dl rilancio dà opportunità di detrazione non solo per le spese degli anni 2020 e 2021, ma anche per interventi effettuati in passato.

>>> Approfondisci: Superbonus 110%: identikit detrazione ristrutturazione

NOVITÀ SUPERBONUS 110%

Aggiornato agli ultimi passaggi legislativi

SUPERBONUS 110% – eBook

Superbonus al 110 per cento con sconto in fattura o cessione del credito per tutti gli interventi di risparmio energetico realizzati sugli interi edifici, di proprietà condominiale o privata, comprese le villette a schiera, a patto che si riduca di due classi il consumo energetico. Agevolazione ammessa anche per le seconde case, ma esclusa per gli immobili di lusso. Nessuna limitazione, invece, per gli interventi in condominio. Con l’ingresso delle seconde case sono stati rivisti i massimali di spesa ammessi all’agevolazione che variano in funzione del numero di immobili in condominio. Chiarito che in caso di sconto in fattura, questo non potrà superare l’importo dei lavori, per cui il bonus pari al 110 per cento della spesa sarà riconosciuto esclusivamente nel caso in cui si intenda utilizzare la detrazione direttamente o effettuare la cessione del credito. Confermata la possibilità di sconto in fattura o cessione del credito anche per il bonus facciate al 90 per cento, e per le detrazioni “ordinarie” per ristrutturazione e risparmio energetico. Opzione solo per i lavori effettuati nel 2020 e 2021. Asseverazione e visto di conformità obbligatori per il superbonus. Nell’ebook l’analisi delle disposizioni previste dopo il passaggio parlamentare del decreto.   Antonella DonatiÈ giornalista professionista, ha al suo attivo diversi anni di giornalismo parlamentare con particolare attenzione all’approvazione delle misure di carattere finanziario e alle manovre di bilancio. In questo ambito si occupa espressamente di tematiche fiscali, contributive e previdenziali. È autrice di numerosi volumi, articoli e saggi in materia.

Antonella Donati | 2020 Maggioli Editore

13.58 €  11.54 €

Foto: iStock/AleksandarNakic

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento