Entro questa settimana partite Iva, commercianti, artigiani, stagionali, agricoli, cococo, lavoratori dello spettacolo, riceveranno il sussidio previsto dal decreto Cura Italia del 17 marzo a copertura delle perdite per l’epidemia da Covid 19. Queste sono le parole del Governo, che afferma anche di aver già accreditato l’indennità di 600 euro relativa al mese di marzo a 1 milione di lavoratori autonomi.
Alle Casse previdenziali private il governo ha assegnato 200 milioni per le indennità, che esse gestiscono in maniera completamente autonoma. Nessun coinvolgimento dell’Inps insomma, e dopo una momentanea sospensione dovuta alla confusione generata dalle richieste effettuate apparentemente da chi non poteva, Inarcassa parte con i pagamenti (>>Bonus 600 euro, Inarcassa procede al pagamento) e dichiara che saranno progressivamente liquidate tutte le domande che arriveranno fino al 30 aprile.
Bonus autonomi Coronavirus, chi deve ancora riceverli?
Quasi tutte le erogazioni sono in capo all’Inps, che si è impegnata a erogare tutte le prestazioni in questi giorni. Oltre 4,5 milioni le domande pervenute per le prestazioni relative a oltre 8,8 milioni di beneficiari fra lavoratori dipendenti e autonomi.
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L’indennità passerà da 600 a 800 euro per i mesi di aprile e maggio, secondo quanto scrive su Facebook il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. In una nota del governo si legge invece che «L’Inps ne ha già liquidate oltre 1 milione […] verranno pagate nei conti correnti con valuta dal 15 aprile al 17, anche grazie alla collaborazione del mondo bancario», con accredito in un solo giorno lavorativo.
Cig in deroga entro fine aprile
Quanto alle domande di Cassa integrazione guadagni ordinaria sono arrivate da circa 300.000 aziende per un totale di 4,5 milioni di lavoratori. Nella comunicazione del Governo si legge che «Circa la metà degli importi destinati ai lavoratori è già stata anticipata dalle aziende e un’altra metà sarà pagata entro fine aprile, o comunque entro 30 giorni dalla domanda. Inoltre l’Inps sta raccogliendo le domande che iniziano ad arrivare dalle Regioni per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga: al momento sono 11 le Regioni che stanno provvedendo all’invio dei dati. È già in corso il pagamento da parte dell’Inps della cassa in deroga delle prime regioni».
Convenzione Abi-Inps, anticipo di 1400 euro
La convenzione Abi, Inps e organizzazioni sindacali, consente invece ai lavoratori sospesi dal lavoro di ricevere un anticipo della cassa integrazione ordinaria e in deroga, pari a 1.400 euro. «Nei giorni scorsi, l’Abi ha comunicato che la quasi totalità delle banche italiane (quasi il 94% in termini di attivi) ha già aderito alla Convenzione. È bene ricordare che i tempi ordinari per il pagamento della cassa integrazione sono sempre stati di due o tre mesi. In questo caso, grazie alla normativa semplificata e allo sforzo enorme dell’Inps, i pagamenti arriveranno al più tardi entro 30 giorni dalla ricezione della domanda», si legge nella nota.
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Tempi lunghi per le imprese
Il decreto liquidità dell’8 aprile prevede l’attivazione di prestiti da parte del sistema bancario (sfruttando le garanzie statali) fino a un massimo di 400 miliardi di euro. Il 100% di garanzie si applicherà solo ai mini-prestiti fino a 25mila euro, per microimprese e partite Iva, concessi senza alcuna valutazione bancaria o del Fondo. E solo questi dovrebbero arrivare entro fine mese.
Per quelli fino a 800 mila euro (90% di garanzia dello Stato e 10% di Confidi) e quelli sopra questa cifra, garantiti da Sace, i tempi si prevedono più lunghi.
E i Cantieri? Nuovo STOP
Ancora una proroga per le attività di nuova costruzione, completamento e finitura degli edifici. Conte ha affermato che non ci sono ancora le condizioni per una riapertura consistente delle aziende, e dei cantieri, in Italia.
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Foto: iStock/cristianoalessandro
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