Aggiornamento del 1° aprile. Pubblicato il Decreto Interministeriale del 28 marzo 2020 che fissa le modalità di attribuzione dell’indennità, prevista dal Decreto “Cura Italia” a valere sul Fondo per il reddito di ultima istanza, in favore dei lavoratori autonomi e professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria danneggiati dalla situazione epidemiologica da Covid-19. Clicca qui per leggere il decreto.
Il bonus pari a 600 euro per il mese di marzo potrà essere chiesto a partire da oggi direttamente alle Cassa di previdenza privata.
Il Decreto stabilisce che il sostegno al reddito sarà riconosciuto ai lavoratori che abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo non superiore a 35mila euro o, ai lavoratori che abbiano percepito un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro e abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020, rispetto allo stesso reddito del primo trimestre 2019, sempre a causa del Coronavirus.
Inarcassa: in attesa della procedura per richiedere i 600 euro
Il sito di Inarcassa risulta per ora irraggiungibile, quindi stanno sistemando la procedura per richiedere l’indennizzo di 600 euro per il mese di marzo avrebbe dovuto essera attiva da oggi 1 aprile, ma ieri sera Inarcassa ha comunicato:
“A tutti gli iscritti interessati, le Casse aderenti all’AdEPP comunicano che il modulo per presentare la domanda ed ottenere il bonus di 600 euro andrà in linea non appena sarà pubblicato il Decreto ministeriale attuativo del Governo (ex art.44 DL 18/2020)”.
Poi, il decreto è stato pubblicato stamattina. Quindi ora la procedura del Ministero è ok, ma bisogna aspettare che Inarcassa si adegui e rimetta on line il sito.
Cassa dei Geometri: pubblicata la procedura
La Cassa dei geometri ha invece messo on line la procedura: la trovi a questo link.
Riassumiamo:
Bonus 600 euro professionisti e casse private
Il nuovo decreto dai ministri del Lavoro Catalfo e dell’Economia Gualtieri prevede che l’indennizzo di 600 euro per il mese di marzo sarà valido anche per professionisti e autonomi iscritti alle casse di previdenza private, e che le domande potranno essere inoltrate dal 1° aprile alla propria Cassa.
Il bonus sarà erogato a chi ha avuto redditi fino a 35 mila euro o, tra 35 e 50mila, abbia subito cali di attività di almeno il 33% nei primi 3 mesi 2020.
«Siamo già al lavoro sulle nuove misure per il decreto aprile, dove l’obiettivo è di prevedere, per queste categorie di lavoratori, un indennizzo di importo
superiore», spiega la Catalfo.
Leggi anche: Bonus 600 euro p.iva e autonomi, come richiederlo a INPS dal 1° aprile
Come funziona l’indennità?
Una nota del ministero del Lavoro specifica che il sostegno al reddito dei lavoratori autonomi e professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, danneggiati dall’emergenza Coronavirus è costituito da un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro.
Il decreto stabilisce che questo importo sarà riconosciuto:
– ai lavoratori che abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo non superiore a 35 mila euro;
– ai lavoratori che, sempre nell’anno di imposta 2018, abbiano percepito un reddito complessivo compreso tra 35 mila e 50 mila euro e abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, sempre a causa del virus COVID-19.
Escluso invece l’accesso all’indennità per gli iscritti alle Casse di previdenza non in regola con gli obblighi contributivi, per questi soggetti ci auguriamo possano essere aperte linee di credito da parte delle Casse stesse in grado di consentire loro di rientrare in bonis
Cosa significa cessazione, riduzione e sospensione dell’attività?
Ai fini del decreto si intende:
– per cessazione dell’attività, la chiusura della partita IVA, nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020;
– per riduzione o sospensione dell’attività lavorativa, una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del primo trimestre 2020, rispetto al reddito del primo trimestre 2019. A tal fine il reddito è individuato secondo il principio di cassa come differenza tra i ricavi e i compensi percepiti e le spese sostenute nell’esercizio dell’attività.
A chi fare richiesta?
Le domande per l’ottenimento dell’indennità possono essere presentate dal 1° aprile 2020 da professionisti e lavoratori autonomi presso gli enti di previdenza ai quali sono iscritti, non più dal primo aprile, ma bisogna appunto aspettare la pubblicazione in Gazzetta del decreto attuativo.
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