Il Decreto Ministeriale 23 novembre 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. A partire dal 2 gennaio 2019, verrà introdotta la nuova regola tecnica verticale inerente alla prevenzione antincendio nelle attività commerciali (di superficie lorda superiore a 400 metri quadri). La nuova regola tecnica verticale, quindi, si va a sommare alle regole tecniche già introdotte dal Decreto Ministeriale 23 agosto 2015.
Antincendio, attività commerciali
Le attività commerciali verranno catalogate sulla base della loro dimensione (in metri quadri) e del numero dei piani dell’immobile. Al fine di calcolare la superficie lorda utile, non devono essere prese in considerazione solo le aree destinate alla vendita, ma anche quelle usate per depositi, servizi e spazi comuni coperti adeguati all’attività commerciale.
Mentre possono essere escluse le quote dei piani dei percorsi di collegamento dell’attività commerciale con altre attività come i locali di pubblico spettacolo e le autorimesse.
Le misure di sicurezza di cui sarà necessario dotarsi, subiranno modifiche sulla base delle dimensioni: le misure saranno più rigide se si supereranno i 1500 metri quadri.
Inoltre, le regole richiedono di considerare la presenza di aree a rischio, come i piani interrati e le aree dove si svolgono lavorazioni pericolose o indirizzate alla ricarica dei muletti. Si dovrà tenere conto, considerando le dimensioni e il numero dei piani, delle prescrizioni per la reazione e la resistenza al fuoco dei materiali. Dopodiché, sarà necessario preparare l’uscita antincendio, considerando il tutto, tra cui anche la densità di affollamento attesa. Le attività saranno obbligate ad attrezzarsi dei sistemi di controllo antincendio e saranno tenute ad impiegare determinate accortezze per quanto riguarda la sicurezza degli impianti tecnologici.
Antincendio, regole tecniche verticali: cosa sono?
Le nuove regole tecniche verticali per le attività commerciali, sono necessarie a qualificare una determinata attività, attraverso informazioni aggiuntive rispetto a quelle già stabilite dal Codice Prevenzione Incendi. Chiaramente, le nuove regole tecniche verticali, faranno parte del Codice Prevenzione Incendi. Le nuove regole tecniche verticali sono diverse dalla regola tecnica orizzontale che, invece, si occupa di uniformare le varie fasi della progettazione antincendio per stabilire i criteri operativi e progettuali validi per più attività.
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Antincendio, Codice di prevenzione incendi
È importante ricordare che il Codice viene applicato sia alle attività di nuova realizzazione che a quelle esistenti, alla progettazione, realizzazione ed esercizio di attività industriali e produttive, tra cui:
– Officine meccaniche
– Stabilimenti per la lavorazione di alimenti, di carta e cartone
– Per la produzione di arredamento e abbigliamento, di prodotti in gomma, plastica e metalli
– Stabilimenti di produzione di laterizi
– Cementifici
– Centri informatici di elaborazione e archiviazione dati
– Depositi di combustibili
Vengono perciò esclusi gli alberghi, le strutture sanitarie, gli edifici di civile abitazione ecc. Grazie al Codice, quindi, sono state introdotte delle norme più flessibili, permettendo ai professionisti di poter selezionare una soluzione tra quelle prescrittive (soluzione progettuale di istantanea applicazione in determinati casi e assicura il conseguimento del relativo livello di prestazione senza aver bisogno di altre valutazioni tecniche), quelle alternative (dove il progettista deve dimostrare l’ottenimento del connesso livello di prestazione, utilizzando una metodologia di progettazione della sicurezza antincendio consentita) e il procedimento in deroga (in cui il progettista deve dimostrare l’ottenimento degli obiettivi di sicurezza, usando una metodologia di progettazione della sicurezza consentita).
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Prevenzione incendi – Procedure, modulistica ed esempi
Come si redige una SCIA antincendio? Come si compilano i modelli PIN? Che documenti bisogna allegare alla SCIA? Come si calcola l’importo dei diritti di istruttoria da versare alla Tesoreria Provinciale dello Stato? Il testo guida il tecnico nell’aggrovigliato mondo normativo dell’antincendio con semplici procedure da seguire ed esempi applicativi per una rapida redazione della SCIA antincendio. L’opera è un valido aiuto per tutti coloro che si occupano della sicurezza contro gli incendi, da una panoramica generale sulle procedure per l’individuazione dell’attività soggette, illustrando nel dettaglio le modalità di compilazione dei modelli per la presentazione della SCIA antincendio, Valutazione progetto, richieste di deroga, nulla osta di fattibilità e voltura. La necessità di semplificazione degli atti amministrativi e l’esigenza di assicurare tempi rapidi per l’avvio delle attività produttive, senza ridurre nel contempo il livello di sicurezza previsto, ha comportato la possibilità di trasferire, secondo il principio di sussidiarietà, parte dei controlli, che venivano effettuati dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ai professionisti antincendio, esperti del settore, che sono ora tenuti ad asseverare la conformità delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ai requisiti di sicurezza antincendio. Il testo ha lo scopo di rendere semplici e comprensibili le disposizioni normative e le procedure di attuazione ai tecnici che operano nel settore dell’antincendio, fornendo le migliori soluzioni alle varie procedure amministrative di prevenzione incendi. Pietro SalomoneIngegnere civile, specializzato in project management e gestione dei patrimoni edilizi. Opera presso la p.a. dove si occupa di gestione dei processi manutentivi degli immobili e collabora con numerose riviste nazionali e internazionali. Curatore del blog Buildingmanagerstrategist
Pietro Salomone | 2017 Maggioli Editore
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