Era il 14 febbraio quando Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti firmava con orgoglio il decreto di riparto di manutenzione delle strade di 1,6 mld previsti dalla legge di Bilancio. E, solo pochi mesi dopo, la tragedia del Ponte Morandi ricordava a tutti quanto c’é ancora “da fare” in quest’Italia, trascurata sotto molti profili, oltre che sul piano urbanistico.
Le strade elemento cardine ancor più nell’economia 4.0 comportano più che mai una necessaria e puntuale manutenzione, un monitoraggio e una messa in sicurezza, nonché un adeguamento normativo. Mai, come in questo momento, quel Piano di finanziamenti previsto nel Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è fondamentale per supportare tutti questi lavori per migliorare la rete viaria.
Il 5 ottobre, prontamente il MIT, ha disposto un adeguamento della “scheda” di compilazione del piano dei finanziamenti ai sensi del DM 49 del 16 febbraio 2018 riguardanti, appunto, gli “interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di Province e Città Metropolitane, ai sensi dell’art. 1, commi 1076, 1077 e 1078 della Legge n.205/2017”. Parliamo di specifiche risorse, destinate a ripristinare e manutenere la rete stradale di provincie e città metropolitane, messe in campo dalla Legge di Bilancio 2018 con un finanziamento che prevede uno stanziamento complessivo di 1,62 miliardi ripartito in 6 anni:
– 120 milioni di euro per il 2018
– 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023
L’importo delle risorse – previsto nel DM 16 febbraio 2018 – per ciascun anno del quinquennio di riferimento relativo al 2019-2023, rappresenta un “limite superiore” del finanziamento per l’anno di riferimento.
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Manutenzione delle strade, come vengono usate le risorse
Secondo quanto disposto dal DM 49 del 16 febbraio 2018 le risorse potranno essere utilizzate per:
– interventi di progettazione e di adeguamento normativo
– miglioramento della sicurezza, percorsi per la tutela degli utenti “deboli”
– salvaguardia pubblica incolumità, con riduzione dell’inquinamento ambientale
– riduzione del rischio da trasporti, soprattutto quelli eccezionali
– incremento della durabilità e riduzione dei costi, anche grazie alla programmazione pluriennale.
Le risorse disponibili grazie al DM n. 449/2018 non potranno essere utilizzate per realizzare nuove tratte di infrastrutture o altri interventi che non rientrano nell’ambito stradale.
Il Provvedimento in commento prevede che il finanziamento ottenuto non possa essere utilizzato per interventi di “somma urgenza”, né per la copertura finanziaria di perizie di variante già appaltate o per progetti di completamento da affidare allo stesso soggetto esecutore del lotto principale.
Ripartizione delle risorse
Uno specifico Piano di Riparto – di cui all’Allegato 3 del DM del 16 febbraio 2018 – contiene il finanziamento approvato per il quinquennio 2019-2023. Le risorse sono distribuite nel range delle “somme” disponibili, secondo una localizzazione dell’intervento sotto un profilo geografico, e secondo alcuni requisiti ben definiti.
Gli elementi che fanno da differenziale per l’attribuzione delle risorse disponibile sono:
– consistenza della rete viaria calcolata tenendo conto dell’estensione chilometrica e del numero dei veicoli
– tasso di incidentalità
– vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico, definiti secondo specifici parametri
Geograficamente per il Sud, in fase di ripartizione, è prevista una quota pari al 38%, che corrisponde a una percentuale superiore a quella prevista dall’art. 7 del Decreto Legge n. 243/16, convertito con Legge del 27 febbraio 2017.
Infatti, il quadro di ripartizione delle risorse a livello regionale si presenta cosi:
REGIONE | RISORSE |
Abruzzo | 60 milioni |
Basilicata | 34 milioni |
Calabria | 75 milioni |
Campania | 129 milioni |
Emilia Romagna | 165 milioni |
Lazio | 112 milioni |
Liguria | 48 milioni |
Lombardia | 190 milioni |
Marche | 58 milioni |
Molise | 20 milioni |
Piemonte | 137 milioni |
Puglia | 100 milioni |
Sardegna | 58 milioni |
Sicilia | 140 milioni |
Toscana | 138 milioni |
Umbria | 32 milioni |
Veneto | 115 milioni |
La Direzione Generale per le strade e autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali del Ministero eroga le risorse ogni anno entro il 30 giugno le risorse relative. Mentre la Struttura Tecnica di Missione del Mit, tramite una specifica piattaforma informatica, si occupa del monitoraggio delle stesse.
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La procedura e la scheda di compilazione
Per poter fruire delle risorse occorre per prima cosa registrarsi sul sito del Ministero e richiedere le relative credenziali. Ottenute le credenziali, si deve procedere alla compilazione della relativa “scheda”, e inserire tutti i dati richiesti dalla procedura informatizzata (tra cui il “Cronoprogramma delle attività”) e al fine del perfezionamento della pratica stessa allegare tutta la documentazione (in formato jpeg, pdf, ecc.).
Fra la documentazione da inviare al MIT occorre includere obbligatoriamente una corografia dell’intervento, nonché un numero massimo di 5 elaborazioni grafiche/fotografiche significative dell’intervento.
Il portale on line a fine inserimento la procedura genera un file della “pratica” in formato pdf che dovrà essere firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’ente. I file generati, in formato PDF e firmati digitalmente, successivamente dovranno essere inviati a mezzo di un’unica PEC all’indirizzo dg.strade@pec.mit.gov.it.
La scheda da compilare per accedere al finanziamento può riguardare anche più interventi – ovvero interventi secondari – sempreché gli interventi da prevedere corrispondano all’importo acconsentito per l’anno di riferimento. In questi casi occorre compilare una scheda per ogni intervento. Qualora l’intervento ecceda comunque la somma autorizzata, l’Ente preponente deve provvedere alla copertura finanziaria di tale maggiore quota.
Scheda di finanziamento: com’è strutturata?
La scheda online dei finanziamenti 2019-23 è strutturata con un insieme di informazioni necessarie a fornire un quadro completo dell’intervento da effettuare. Ecco le diverse sezioni in cui è strutturata la scheda di finanziamento.
Rappresentate di struttura: Dati anagrafici del legale rappresentante della struttura che poi firmerà digitalmente la domanda
Referente di struttura: con i dati anagrafici e di contatto del referente di struttura
Data di compilazione: con indicazione della data di compilazione della scheda
Dati dell’intervento:
– denominazione: in cui si riporta la qualificazione dell’intervento
– codice dell’intervento: con l’indicazione del codice identificativo dell’intervento attribuito dal MIT al momento della ricezione
– Amministrazione
– Regione: evidenza della regione di riferimento
– denominazione: in cui si riporta la qualificazione dell’intervento
– CUP – CIG: riferimento dei relativi identificativi dell’intervento
– localizzazione: indicazione del nome della/e strada/e oggetto dell’intervento con evidenza delle progressive chilometriche di inizio e fine tratta
– importo: sezione in cui indicare l’importo totale dell’intervento, così come indicato nel quadro economico e omnicomprensivo di IVA, specificando nel campo “di cui” la quota parte relativa ai lavori da porre a base di appalto, iva esclusa
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Requisiti: indicare nella sezione dei requisiti la natura dei lavori in relazione alla finalità degli stessi (manutenzione straordinaria o adeguamento normativo) e con evidenza delle criticità di ponti viadotti e gallerie. In questa sezione va indicato a cosa si riferiscono i lavori da effettuare, distinguendo fra le seguenti categorie di interventi: criticità di ponti, viadotti e gallerie; sicurezza stradale; tutela utenze deboli; salvaguardia pubblica incolumità; riduzione rischio idrogeologico; riduzione rischio trasporto merci.
Cronoprogramma delle attivita: indicare in questa sezione occorre dare tutte le specifiche sotto un profilo, con indicazione analitica di tutte le date di inizio e di fine, relative a: Attività di progettazione, Procedura di aggiudicazione, Lavori e Collaudo.
Importi: in questa sezione occorre l’importo o gli importi (pluriennale) per i quali si chiede il finanziamento come previsto nel piano quinquennale degli interventi 2019/2023, avendo cura di indicare l’importo annuo finanziato per ognuno degli anni previsti e nell’ambito di questo evidenziare i SAL (stato avanzamento lavori) di ogni trimestre
Corografia: questa sezione è dedicata all’indicazione dei dati della corografia dell’area oggetto dell’interevento, in essa vanno allegati i file in formato gif, jpg, jpeg e png dello schema tipologico.
Intervento: in questa sezione occorre indicare i dati per descrivere la finalità dell’opera, spiegare l’intervento e le strategie migliorative a esso correlate.
Responsabile unico del progetto: sezione deputata per accogliere i dati anafrafici e di contatto del RUP (Responsabile Unico di Progetto).
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