Il Sistri, il Sistema di Controllo delle tracciabilità dei rifiuti, originato dall’iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare, finalizzato all’informatizzazione della tracciabilità dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani della Regione Campania e che avrebbe dovuto incentivare una semplificazione del processo di gestione e tracciabilità dei rifiuti (urbani, speciali, ospedalieri..), è stato archiviato. Lo ha comunicato il sottosegretario all’Ambiente Gava.
Sistri, le parole del ministro Costa
Già all’inizio del mese di ottobre, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa aveva anticipato che verso la fine dell’anno sarebbe stato “chiuso l’attuale Sistri per la tracciabilità dei rifiuti industriali, per aprire il nuovo in primavera”. Inoltre, aveva anche aggiunto: “Permetterà alle aziende di avere procedure più snelle ed economiche“.
Sistri, archiviato: lo conferma il sottosegretario Gava
Ora, il sottosegretario all’Ambiente Vannia Gava, a Brescia, esprimendosi in merito alla tematica, ha dichiarato: “Ho avuto il piacere, l’onore ed anche il dovere di confrontarmi con gli imprenditori italiani sul futuro dell’economia circolare. Nel corso l’incontro organizzato da Confindustria ho, con grande soddisfazione, annunciato la morte definitiva del Sistri“. Poi ha confermato che il super contestato sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali, chiuderà in modo definitivo i battenti. Il sottosegretario Gava, infatti, ha affermato che si è trattato di un “sistema complicato e distorto” che avrebbe prodotto esclusivamente dei danni.
Inoltre, il sottosegretario Gava ha voluto far presente che “nel decreto semplificazioni che stiamo scrivendo, nascerà un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti più efficace, più semplice e meno costoso”.
Sistri, cos’era e come ha deluso le aspettative
Il Sistema informatico di Controllo delle tracciabilità dei rifiuti era nato del 2009, senza entrare mai a regime. Nonostante gli ingenti contributi versati dalle aziende, la tracciabilità dei rifiuti rimane in sostanza affidata al sistema tradizionale. Il Sistema aveva cambiato pelle e nel 2016 si iniziava a dire che avrebbe potuto “essere usato davvero“, ma nei fatti, dal punto di vista operativo, non cambiò praticamente nulla.
Leggi anche Legge di Bilancio 2018: il Sistri non funziona, rottamiamolo
Il sistema si prefiggeva due obiettivi: da un lato quello di semplificare l’iter di certificazione e tracciabilità dei rifiuti e dall’altro quello di rendere trasparente il ciclo di distruzione dei rifiuti, facendo calare i costi sostenuti dagli imprenditori del settore. Nella realtà, però, il sistema non è mai riuscito ad esaudire le aspettative iniziali, tra rinvii, sospensioni e modifiche alla normativa.
Sull’argomento consigliamo:
Terre e rocce da scavo
Dopo il successo riscosso dalle precedenti edizioni, questo manuale vuole confermarsi quale principale riferimento tecnico nel panorama editoriale nel campo delle terre e rocce da scavo. Il testo non solo espone le procedure dettate dal nuovissimo regolamento in materia (decreto del Presidente della Repubblica n. 120 del 13 giugno 2017), ma fornisce ul- teriori elementi di conoscenza sull’intera filiera di settore: macchine per il movimento terra, pianificazione degli scavi, recuperi ambientali di aree estrattive e caratteristiche prestazionali dei materiali da scavo per l’utilizzo nelle opere edili e civili. Il manuale è arricchito anche dalla modulistica di riferimento e dalla principale normativa pertinente in campo ambientale, con commenti originali e aggiornati alla luce delle considerazioni e delle riflessioni che muovono dalla lettura delle nuove norme. Il testo si propone come utile strumento operativo per il consulente ambientale, il tecnico dell’edilizia e delle opere civili, le imprese di smaltimento nonché per gli organi e gli enti di controllo. Roberto Pizzi, Geologo, Master in ingegneria ed economia dell’ambiente e del territorio e in ingegneria dell’impresa, vanta una qualificata esperienza nel campo delle tematiche ambientali. Componente di numerose commissioni e comitati tecnico scientifici di livello nazionale nonché autore di pubblicazioni e articoli sulla gestione dei rifiuti, si è occupato tra l’altro di emergenze ambientali e bonifiche di siti inquinati, in particolare di quelle in Campania e nel Lazio, della gestione delle macerie e delle terre e rocce da scavo del post sisma aquilano del 2009 e di recuperi ambientali di cave attive e dismesse. È co-inventore di un innovativo sistema per il disin- quinamento multimateriale in ambiente acquatico, brevettato anche a livello internazionale. www.trsconsultants.net / info@trsconsultants.net
Roberto Pizzi | 2017 Maggioli Editore
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento