Riqualificazione globale dei singoli immobili e lavori condominiali di importo rilevante: sono questi gli interventi che entreranno nel mirino dell’Enea che dovrà effettuare i controlli a campione sulle richieste di Ecobonus. “Graziati”, dunque, i contribuenti che si sono limitati a cambiare infissi o caldaie.
A rischio di verifiche, invece, tutti coloro che hanno messo mano a significative ristrutturazioni volte al risparmio energetico, sia per quel che riguarda gli immobili residenziali che quelli produttivi. L’Ecobonus, infatti, è riconosciuto, a prescindere dalle categorie catastali, in tutti i casi in cui si interviene per ridurre il fabbisogno energetico di un fabbricato sul quale è presente un impianto di riscaldamento.
Controlli Ecobonus, quali richieste verranno analizzate?
A dettare le regole per scegliere il campione di domande è il decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’11 settembre scorso. Le indicazioni sono molto stringenti. Secondo il testo, infatti, la selezione va effettuata con riguardo a:
– interventi che hanno diritto a un’aliquota maggiore;
– interventi con importi di spesa più elevata;
– domande che presentano criticità in relazione ai requisiti di accesso alla detrazione e ai massimali dei costi unitari.
Potranno dunque essere interessati ai controlli a campione le richieste di agevolazioni che presentano anche una sola di queste condizioni.
Quali interventi sono sotto la lente?
Secondo quanto prevede il decreto, dunque, i controlli dovranno riguardare gli interventi realizzati l’anno precedente e per i quali sono previste le aliquote più alte di detrazione o gli importi più elevati. Di conseguenza è facile ipotizzare che il maggior numero di verifiche riguarderanno gli edifici condominiali soprattutto in riferimento agli interventi abbinati a quelli di riduzione del rischio sismico, dato che in questi casi la detrazione può arrivare fino all’85% del totale della spesa sostenuta.
A seguire, necessariamente gli interventi di riqualificazione globale, ossia quelli che comprendono lavori sull’intera struttura dell’immobile, e per i quali sono previste detrazioni di importo più elevato a partire dai 100.000 euro, anche quando sono realizzati su immobili non condominiali, non solo e non tanto villette quanto piuttosto immobili commerciali. Possibile quindi che nel campione siano presenti molti edifici di tipo non residenziale. Peraltro la riqualificazione globale degli edifici rientra anche nell’ambito degli interventi per i quali si possono registrare maggiori criticità per la verifica dei risultati effettivamente conseguiti.
È probabile perciò che proprio queste due grandi categorie di interventi saranno al centro anche dei controlli sul posto oltre che delle verifiche documentali e sulle attestazioni dei tecnici. Escluso invece, per espressa previsione del decreto, l’avvio di controlli su interventi di minor rilievo, per esempio il cambio di caldaia per il riscaldamento autonomo, la sostituzione degli infissi o l’installazione delle schermature solari sui singoli immobili in quanto per queste due categorie di interventi a partire da quest’anno sono state previste aliquote di detrazione ridotte dal 65% al 50%.
Richieste di Ecobonus, controlli dell’Enea: cosa succede se sbagli
Di seguito un riepilogo degli interventi incentivabili e dell’ammontare delle detrazioni previste.
Interventi incentivabili sulle singole unità immobiliari
Opere agevolabili | Aliquota | Ammontare massimo della detrazione |
Interventi sull’intero edificio diretti alla riduzione del fabbisogno di energia primaria, che permettono di conseguire un indice di prestazione energetica entro i limiti definiti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico 11 marzo 2008 – Allegato A. | 65% | 100.000 euro |
Interventi su strutture opache verticali (pareti) e orizzontali (coperture e pavimenti), a condizione che siano rispettati i requisiti richiesti di trasmittanza termica U, espressa in W/m2K, definiti nel decreto del Ministro dello sviluppo economico 11 marzo 2008 – Allegato B. | 65% | 60.00.00 |
Installazione di pannelli, bollitori, accessori e componenti elettrici ed elettronici utilizzati per la produzione di acqua calda ad uso domestico. | 65% | 30.000 euro |
Sostituzione infissi. | 50% | 30.000 euro |
Installazione di schermature “tecniche” a protezione di una superficie vetrata applicati in modo solidale con l’involucro edilizio. | 50% | 30.000 euro |
Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione con:
· impianti dotati di pompa di calore ad alta efficienza · impiantigeotermici a bassa entalpia; · caldaie a condensazione di classe A con contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti (classi V, VI o VIII); · impianti ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione; · generatori d’aria calda a condensazione; · sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. |
65% | 30.000 euro |
Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di riscaldamento con:
· caldaie a condensazione di classe A: · caldaie a biomasse |
50% | 30.000 euro |
Acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e/o produzione di acqua calda e/oclimatizzazione delle unità abitative, che garantiscono un funzionamento efficiente degli impianti. | 65% | non indicato |
Interventi incentivabili su parti comuni di condomini
Opere agevolabili | Percentuale detraibile | Ammontare massimo della detrazione o della spesa ammessa alla detrazione |
Interventi diretti alla riduzione del fabbisogno di energia primaria necessaria per soddisfare i bisogni connessi a un uso standard dell’edificio, che permettono di conseguire un indice di prestazione energetica entro i limiti definiti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico 11 marzo 2008 – Allegato A.
In caso di raggiungimento della qualità media di prestazione energetica cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2015.
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65%
75% |
detrazione di 100.000 euro suddivisa tra tutti i condomini
spesa massima di 40.000 euro moltiplicato per il numero di immobili che compongono il condominio |
Interventi sulle strutture opache verticali (pareti), orizzontali (coperture e pavimenti), fornitura e posa in opera di materiale coibente, nuove finestre comprensive di infissi, miglioramento termico di componenti vetrati esistenti.
In caso di interventi che interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio.
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65%
70% |
detrazione massima di 60.000 euro per ciascun immobile che compone il condominio
spesa massima di 40.000 euro moltiplicato per il numero di immobili che compongono il condominio |
Installazione di pannelli solari, bollitori, accessori e componenti elettrici ed elettronici utilizzati per la produzione di acqua calda ad uso domestico. | 65% | detrazione massima di 60.000 euro per ciascun immobile che compone il condominio |
Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con:
impianti dotati di caldaie a condensazione con contestuale messa a punto del sistema di distribuzione; impianti dotati di pompa di calore ad alta efficienza; impianti geotermici a bassa entalpia. |
65% | detrazione massima di 30.000 euro per ciascun immobile che compone il condominio |
Sostituzione di impianti di riscaldamento con micro-cogeneratori in grado di condurre a un risparmio di energia primaria pari almeno al 20% | 65% | detrazione di 100.000 euro suddivisa tra tutti i condomini |
Interventi effettuati congiuntamente sulle parti comuni che riducono il rischio sismico di una classe
in caso di riduzione di due classi |
80%
85% |
spesa massima di 136.000 euro per ciascun immobile che compone il condominio |
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