Durante l’inverno, le attività in casa possono causare l’umidità e questo può portare alla crescita di muffe. Pareti, vestiti, libri, giocattoli e persino CD: nulla è esente dall’invasione delle muffe. Le muffe sono una forma di fungo. Ci sono diversi tipi di muffe che si diffondono attraverso la produzione di spore, sono presenti in tutti gli ambienti interni e sono in grado di sopravvivere in condizioni difficili. Le muffe crescono meglio in ambienti umidi, caldi e umidi, ed il periodo invernale diventa ottimale.
Umidità e muffa in casa: i tipi di muffa
I tipi di muffe che proliferano all’interno delle abitazioni includono: Alternaria, che si trova in ambienti umidi al chiuso, come docce o lavandini che perdono; Aspergillus, che spesso crescono sulla polvere, prodotti alimentari e materiali da costruzione, come il muro a secco; Cladosporium, capace di crescere in aree fresche e calde, si trova in genere su tessuti e superfici in legno; Penicillium, che in genere si trova su materiali che sono stati danneggiati dall’acqua e spesso ha un aspetto blu o verde.
Muffe e spore
Le spore della muffa, invisibili a occhio nudo, si possono trovare ovunque, sia all’interno che all’esterno. Le spore si fanno strada nella casa o attraverso l’aria oppure dopo essersi attaccate ad oggetti o persone; le muffe crescono solo se le spore si depositano da qualche parte nelle condizioni ideali per la crescita – luoghi con un’umidità eccessiva e un apporto di nutrienti adeguati.
Muffa in casa: dove si può nascondere
La muffa si trova spesso in aree in cui si sono verificate perdite e allagamenti e vicino alle finestre in cui si forma la condensa. I materiali a base di cellulosa bagnata sono i più favorevoli alla crescita di muffe, oltre i prodotti di carta, cartone, pannelli per controsoffitti e prodotti in legno. Carta da parati, materiali isolanti e tappezzeria sono altre piattaforme ideali per la crescita della muffa.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riferisce che il circa il 50% degli ambienti interni in Europa, Nord America, Australia, India e Giappone sono influenzati dall’umidità. Questa cifra dimostra la serietà del problema, che può essere risolto solo da tecnici competenti.
Muffe in casa: pericolo!
L’Environmental Protection Agency (EPA) raccomanda di occuparsi della muffa al suo nascere, visto il danno che può fare alla proprietà e alla salute degli occupanti. L’eccesso di umidità su quasi tutti i materiali interni porta alla crescita di microbi, come appunto le muffe, i funghi e batteri, che successivamente emettono spore, cellule, frammenti e composti organici volatili nell’aria interna. Inoltre, l’umidità facilita la degradazione chimica o biologica dei materiali, oltre a inquinare l’aria. L’EPA afferma che l’esposizione alle muffe può irritare occhi, polmoni, naso, pelle e gola di individui, anche se non hanno un’allergia dichiarata alla muffa. Inoltre alcune specie di muffe possono causare gravi infezioni soprattutto in soggetti asmatici.
Umidità e muffa in casa: rimedi
Il livello di umidità all’interno della casa è un fattore importante. Anche se potrebbe non essere immediatamente evidente, un alto livello di umidità nell’aria promuoverà la crescita della muffa. La condensa sulle finestre è spesso un segno che l’umidità è alta all’interno di una stanza. Aumentare la ventilazione aprendo le finestre o utilizzando una cappa aspirante riduce il livello di umidità nell’aria.
In caso di umidità di risalita è indispensabile effettuare le analisi termografiche con una adeguata strumentazione, solo dopo sarà possibile misurare l’entità del problema e passare al prelievo dei campioni di muratura controllando cosi il grado igrometrico delle murature. Quando si fanno queste verifiche per accertarsi che si tratti d’umidità di risalita l’ideale è farlo seguendo il metodo ponderale, eseguito secondo normativa UNI-11085-2003 del 01/11/2003, con prelievi a una profondità di 10/15 cm. In questo modo si avrà un risultato inconfutabile riguardo il livello delle infiltrazioni umide. Leggi anche Umidità in casa: cause e soluzioni
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