Si possono cumulare le detrazioni per le spese di manutenzione, protezione e restauro dei beni vincolati con quelle previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio: vediamo le modalità.
Come sappiamo, possono richiedere la detrazione dell’imposta lorda del 19% i contribuenti che sostengono spese per la manutenzione, la protezione e il restauro degli edifici vincolati come stabilito nel Dlgs 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 e nella disciplina degli archivi di Stato (Dpr 1409/1963).
Tale detrazione è sì, cumulabile con quella per le spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (art. 16-bis del Tuir – Testo Unico delle Imposte sui Redditi), ma in questo caso viene ridotta del 50%, secondo quanto stabilito dal Ministero delle Finanze nel paragrafo 5 della circolare n. 57 del 24 febbraio 1998 e nel paragrafo 1.8 della circolare n. 3/E del 2 marzo 2016.
Va precisato però che la riduzione del 50% si riferisce solamente a quella parte di spesa per la quale il contribuente usufruisce contemporaneamente anche della detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Infatti, a tal proposito, fa chiarezza la circolare n. 7/E del 4 aprile 2017 dove (a pagina 121) si precisa che le spese per le quali non spetta quest’ultima detrazione (per eccedenza dei limiti previsti) possono essere interamente ammesse alla detrazione del 19%.
Le detrazioni fiscali sulla casa 2017
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Fabio Fusano | 2017 Maggioli Editore
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