Il Cnappc sta promuovendo (assieme ad Anci, Regioni, Ance, Legambiente e altri) una serie di azioni, studi, ricerche e proposte legislative per la trasformazione e rigenerazione delle aree urbane e la salvaguardia dell’ambiente, il paesaggio e limitando il consumo di territorio.
Il tema della rigenerazione urbana sostenibile, causa esaurimento delle risorse energetiche e delle pessime condizioni del patrimonio edilizio costruito nel dopoguerra è, per gli architetti italiani, la questione prioritaria nelle politiche di sviluppo dei prossimi anni. Occorre dare importanza alla questione non solo nella pratica urbanistica, ma come una politica per uno sviluppo sostenibile delle città, limitando la dispersione urbana e riducendo gli impatti ambientali insiti nell’ambiente costruito: frenare il consumo di nuovo territorio, attraverso la densificazione di alcuni ambiti solo a fronte della liberalizzazione di altre aree urbanizzate, da tramutare in servizi e luoghi di aggregazione.
L’Italia ha bisogno di politiche per lo sviluppo per tornare a crescere garantendo un habitat migliore alle nuove generazioni. L’obiettivo principale è dare competitività al paese e attrarre gli investimenti passando per efficienza, sicurezza e vivibilità delle 100 città italiane che ospitano il 67% della popolazione nazionale, il principale patrimonio culturale e produttivo del Paese producendo l’80% del PIL.
Il Cnappc sostiene che va attivato un Piano Nazionale per la Rigenerazione Urbana Sostenibile – sul modello del Piano Energetico nazionale – che fissi gli obiettivi e ne deduca gli strumenti politici, normativi e finanziari.
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