A partire dal 20 febbraio fino al 20 marzo, chi (nel 2016) ha installato sistemi di sicurezza o sottoscritto contratti con istituti di viglinza può inviare la domanda di sgravio. Entro il 31 marzo si verrà a sapere qual è la quota del bonus sicurezza 2016, che sarà la risultante dal rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate e il credito d’imposta complessivamente richiesto.
Scarica il provvedimento delle Entrate sul Bonus Sicurezza 2016
Cosa si può detrarre con il Bonus Sicurezza
Il bonus sicurezza è previsto dalla Legge di stabilità 2016 (articolo 1, comma 982, legge 28 dicembre 2015, n. 208): prevede un credito d’imposta per chi nel 2016 ha installato sistemi di videosorveglianza digitale e sistemi di allarme o per chi sottoscrive contratti con istituti di vigilanza.
Le spese «immobili non utilizzati nell’attività d’impresa o di lavoro autonomo e, in caso di uso promiscuo, il credito spetta nella misura del 50%». «Il beneficiario può utilizzare il credito d’imposta maturato in compensazione ai sensi dell’art. 17 del D.lgs. n. 241/1997, presentando il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Le persone fisiche non titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo possono utilizzare il credito anche in diminuzione delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi.
Bonus Sicurezza, chi può fare domanda
Chi nel 2016 ha installato sistemi di videosorveglianza digitale e sistemi di allarme o per chi sottoscrive contratti con istituti di vigilanza
Come fare domanda
La domanda va inviata direttamente alle Entrate oppure tramite intermediario, utilizzando il software “Creditovideosorverglianza” che sarà disponibile per il 20 febbraio, lunedi prossimo.
Cosa inserire la domanda
Nella domanda vanno indicati:
– il codice fiscale del beneficiario
– il codice fiscale del fornitore del bene o servizio,
– il numero, la data e l’importo delle fatture
– l’IVA
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