Consumo di Suolo in Senato, ecco cosa non va: definizioni, regime transitorio, rigenerazione urbana

Confindustria, davanti alle commissioni Agricoltura e Ambiente del Senato, ha analizzato il testo sul Consumo di suolo uscito dalla Camera il 12 maggio e che dovrà passare al Senato. In sostanza Confindustria sostiene: siamo finalmente arrivati a una visione integrata che non punta più solo sui divieti ma che usa anche accorgimenti giuridici, economici e fiscali. Sono però necessari altri correttivi su: definizioni, regime transitorio e rigenerazione urbana.

Prima di entrare nel dettaglio, Confindustria ha precisato che servirà un “raccordo tra la futura normativa statale e quella regionale”: molte leggi regionali sono già intervenute sulla materia e hanno generato un quadro non omogeneo.

In più, saranno da prendere in considerazione eventuali conseguenze della riforma costituzionale sul DDL Consumo di suolo: il governo del territorio potrebbe passare sotto lo Stato.

Leggi anche:

https://ediltecnico.it/49103/referendum-costituzionale-cosa-cambia-ambiente-sicurezza-infrastrutture-professioni/

Consumo di suolo: cosa non va nelle definizioni

Per quanto riguarda le definizioni, il consumo di suolo non andrà declinato in termini di incremento annuale, ma come prima trasformazione o impermeabilizzazione delle superfici agricole destinate a usi diversi. Sulla superficie agricola, la definizione attuale rischia «di rendere molto complicata e incerta la delimitazione del perimetro effettivo della superficie agricola». Bisogna definire “agricoli” solo i terreni indicati come tali dagli strumenti urbanistici.

Consumo di suolo: regime transitorio

Nel mantenere i procedimenti amministrativi avviati prima dell’entrata in vigore della legge, il DDL Consumo di suolo passato alla Camera potrebbe indurre a valutazioni affrettate sugli eventuali interventi da intraprendere. Sarebbe meglio fare salvi i titoli abilitativi e i piani attuativi avviati in un arco temporale congruo e successivo all’entrata in vigore della legge.

Consumo di suolo e rigenerazione urbana

Il DDL attuale prevede una delega al Governo. Confindustria auspica misure specifiche di incentivo e semplificazione in favore della rigenerazione negli ambiti produttivi». Andrebbero eliminati gli ostacioli alla rigenerazione, cioè per esempio il contributo straordinario per le valorizzazioni.

Leggi anche le osservazioni dell’ANCE sul DDL Consumo di Suolo

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento