È possibile mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare italiano? Si può ottenere una mappatura ragionata dell’intero sistema abitativo e, a partire da quella, programmare gli interventi necessari? La risposta è “Sì”.
A dimostrarlo una ricerca che il Consiglio nazionale dei Periti industriali ha commissionato al Politecnico di Milano che, andando oltre la semplice idea di Fascicolo del fabbricato, ha permesso di associare ad esso una serie di indici di efficienza (degrado, invecchiamento e documentazione), capaci di valutare lo stato documentale e soprattutto di conservazione di un immobile.
In questo modo il Fascicolo, tornato alla ribalta all’indomani del sisma che ha colpito diverse aree del centro Italia, diventa non un nuovo documento da aggiungere a quelli esistenti, ma uno strumento di prevenzione che misura l’intero stato dell’edificio e una certificazione sul suo livello di sicurezza.
Se ne discuterà domani durante il convegno in programma presso l’Aula Magna dell’ateneo milanese in Piazza Leonardo da Vinci a partire dalle ore 10. Durante l’incontro saranno presentati i risultati della ricerca e verrà illustrata la proposta di Fascicolo del fabbricato elaborata dal Consiglio nazionale dei Periti industriali, che secondo la categoria deve far parte di un complessivo piano di sicurezza integrata.
Scarica la locandina con il programma ITALIA CASA SICURA – Il Fascicolo del fabbricato per la prevenzione e la sicurezza integrata
Il tema dell’istituzione del libretto del fabbricato, chiamato oggi carta d’identità della casa è tornato in cime alla agenda del mondo politico a seguito del recente disastroso terremoto che ha colpito il Centro Italia.
Di recente, lo stesso presidente della Commissione ambiente del Senato, Ermete Realacci, ha definito “intollerabile l’ostruzionismo sul fascicolo di fabbricato da parte dei proprietari di casa”, affermando che potrebbe essere introdotto nell’Ecobonus, con detrazioni per le certificazioni sismiche degli edifici.
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