Arriva l’Imu e arrivano 949 euro in più all’anno da pagare per gli studi professionali. Lo dice lo studio della Cgia di Mestre (Associazione degli artigiani e delle piccole imprese), cui abbiamo dato spazio pubblicato ieri a proposito delle spese dovute all’Imu per le piccole imprese. La Cgia ha realizzato una simulazione riguardante l’impatto che l’imposta avrà sulle realtà imprenditoriali italiane.
Il Cgia di Mestre si è basato, per condurre lo studio, sull’ipotesi che a studi professionali, imprese e negozi commerciali venga applicata l’aliquota base del 7,6 per mille prevista dalla manovra Salva Italia. I valori sono stati poi confrontati con l’aliquota media Ici del 6,4 per mille applicata dai Comuni nel 2009. Un altro fattore di cui hanno tenuto conto le proiezioni consiste nella rivalutazione dei coefficienti moltiplicatori applicati alle rendite catastali che, sempre in base alla Manovra Salva Italia, sono passati:
– da 34 a 55 per i negozi e le botteghe;
– da 50 a 80 per gli uffici e gli studi privati;
– da 100 a 140 per i laboratori artigianali;
– da 50 a 60 per i capannoni industriali e gli alberghi.
Considerando gli immobili produttivi di proprietà degli studi professionali, si può quindi stimare un aumento complessivo della tassazione pari a 1,57 miliardi di euro così distribuito, di cui 262 milioni di euro per i liberi professionisti, pari a 949 euro per uno.
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