La semplice installazione di infisso in alluminio e vetro per riparare dalle intemperie un portico, anche di minime dimensioni, può richiedere il previo assenso da parte dell’autorità competente e il rilascio del permesso di costruire.
Infatti, in un caso analogo, il Responsabile del Servizio urbanistica ed Assetto del Territorio del Comune interessato ha ordinato la demolizione di opere abusivamente realizzate presso un immobile, consistenti nella “chiusura del portico delle dimensioni di metri quadri 12,30 circa con infisso in alluminio e vetro, con aumento della cubatura”.
Il responsabile dell’abuso ha evidenziato che nel caso di specie la sagoma dell’immobile sarebbe rimasta invariata, essendo il portico in origine chiuso su tre lati e coperto dal tetto che copre l’intera abitazione. L’opera realizzata, inoltre, non avrebbe comportato alcun aumento di superficie o di volume, in quanto lo spazio chiuso non sarebbe stato inglobato nell’abitazione, né avrebbe perso l’originaria destinazione.
Nel merito, i Giudici di Palazzo Spada hanno ritenuto che le circostanze di fatto evidenziate dall’appellante (in particolare la circostanza che il portico su cui è stata realizzata la veranda era già chiuso su tre lati e, quindi, non ci sarebbe stato né aumento di volumetria né modifica della sagoma), non consentono comunque l’accoglimento del ricorso.
E’ indubitabile, infatti, che l’opera in questione ha determinato una modifica del prospetto dell’edificio, e già solo per questo, a prescindere dall’aumento di volumetria e dalla modifica della sagoma, richiedeva il permesso di costruire.
In ogni caso la giurisprudenza amministrativa ha precisato che l’installazione di pannelli in vetro e alluminio su locali già chiusi per i restanti lati dai muri perimetrali dell’edificio preesistente determina la realizzazione di un nuovo locale autonomamente realizzabile, l’aumento della superficie utile e la modifica della sagoma dell’edificio stesso e come tale richiede il previo rilascio del permesso di costruire (Consiglio di Stato, sez. V, 8 aprile 1999, n. 394).
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