Bonus sul recupero edilizio: come è cambiato dopo la Manovra 2016

Le agevolazioni fiscali per il recupero edilizio e gli interventi di ristrutturazione sono stati confermati in tutto dalla Manovra finanziaria 2016 contenuta nella legge n. 208 del 28 dicembre 2015, pubblicata sul supplemento ordinario n. 70 della Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30 dicembre 2015). Quindi, per riepilogare, viene mantenuto l’incentivo fiscale del 50% sulle spese di ristrutturazione edilizia, manutenzioni straordinarie e interventi di restauro e risanamento conservativo fino a un tetto di 96.000 euro.

La validità del bonus sul recupero edilizio 2016 è stata fissata fino al 31 dicembre di quest’anno. Se non interverranno ulteriori modifiche, dal 1° gennaio 2017 lo sconto fiscale scenderà al 36% per un tetto di spesa massima di 48.000 euro.

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Per ulteriori e più dettagliate informazioni si può fare riferimento al nostro dossier sul bonus del 50% sulle ristrutturazioni edilizie.

Ma con la Legge di Stabilità 2016 sono stati confermati altri aspetti interessanti, che andremo ad analizzare brevemente in questo post: stiamo parlando di tre “capitoli” importanti del bonus sul recupero edilizio: lo sconto per l’acquisto degli immobili ristrutturati, la detrazione per gli immobili colpiti da calamità naturali e gli interventi di miglioramento antisismico.

Miglioramento antisismico: non 50% ma 65%

Per tutto il 2016 gli interventi di miglioramento e adeguamento antisismico delle strutture potranno usufruire di un bonus fiscale più corposo: quello del 65%. Tale super incentivo si applica ad abitazioni e strutture adibite ad attività produttive, purché tali manufatti edilizi si trovino nelle zone 1 o 2 identificate dall’ordinanza del Presidente del Consiglio n. 3274 del 20 marzo 2013, ossia le aree a maggiore pericolosità sismica. Non solo, è opportuno verificare, per l’accesso a tale detrazione, che l’autorizzazione alle misure antisismiche da parte del Comune nei procedimenti edilizi sia stato approvato dopo il 3 agosto 2013.

E in tutti gli altri casi? Nelle zone sismiche diverse da 1 e 2, interventi di miglioramento antisismico sono sempre agevolabili con il classico bonus sulle ristrutturazioni edilizie del 50%.

Edifici colpiti da calamita’ naturali

La detrazione fiscale del 50% viene estesa con la Manovra 2016 anche per interventi di recupero, manutenzione e ristrutturazione su edifici colpiti da calamità naturali quali alluvioni, terremoti e trombe d’aria. In questi casi specifici risultano agevolabili anche i lavori che non rientrano nelle categorie previste per il bonus classico. Unico, e importante, requisito per accedere a tale opportunità è che nella zona dove insiste il fabbricato su cui si interviene sia stata dichiarato lo “stato di emergenza”, anche anteriormente al 1° gennaio 2012.

Acquisto di immobili ristrutturati

Sconto sul 730 anche per chi acquista un immobile che è stato oggetto di ristrutturazione edilizia. Nello specifico, il bonus sul recupero edilizio del 50% si può applicare anche sul 25% del prezzo di acquisto dell’abitazione per un tetto massimo di 48mila euro.

Ma fino a quando una casa in vendita si considera “ristrutturata”? Sono 18 i mesi dopo la fine dei lavori entro cui una persona fisica può acquistare una casa usufruendo della detrazione fiscale del 50% sul prezzo di vendita (più precisamente, su una parte del prezzo di vendita).

Redazione Tecnica

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