È una delle grandi novità del 2015: stiamo parlando del nuovo Bonus Mobili riservato alle giovani coppie. Giunge nell’ordinamento grazie alla Legge di Stabilità 2016: ecco di cosa si tratta in 4 rapidi punti.
1. Detrazione 50% sulle spese sostenute dal 1º gennaio al 31 dicembre 2016, fino a 16mila euro.
2. L’agevolazione è da dividere tra gli aventi diritto, recuperabile in 10 quote annuali di pari importo.
3. Chi sono i beneficiari? Le giovani coppie “costituenti un nucleo familiare” composto da coniugi o da conviventi “more uxorio” che abbiano costituito nucleo da almeno tre anni. Tali coppie devono essere acquirenti di unità immobiliare da adibire ad abitazione principale e almeno uno dei due componenti non deve avere superato i 35 anni.
4. I mobili devono servire ad arredare la casa acquistata.
La lettera della legge lascia tuttavia in sospeso alcuni punti di rilievo a livello applicativo (e sarà anche necessario attendere le indicazioni delle Entrate per la piena operatività dell’agevolazioni). Ma ecco alcuni dubbi applicativi che sono già sorti.
– La legge non dice che la casa deve essere acquistata nel 2016, perché questo requisito è citato solo per i mobili. Quindi dovrebbe rientrare anche chi ha comprato casa nel 2015 e paga gli arredi nel 2016 o, al contrario, chi versa un acconto sugli arredi nel 2016 e va a rogito in seguito.
– Le coppie conviventi da meno di 3 anni in procinto di sposarsi nel corso del 2016 possono accedere al Bonus? Al momento sembrerebbe di no (anche se l’esclusione parrebbe qui irragionevole alla luce dello spirito della legge).
– La nuova norma fa riferimento ai soli mobili, senza citare i grandi elettrodomestici.
– Il requisito dell’età dei beneficiari si presta a molteplici interpretazioni: la norma parla di under 35 “acquirenti” di casa: sembrerebbe pertanto ragionevole verificare l’età alla data del rogito. Oppure: dal momento che la legge richiede coppie “acquirenti”, resta da capire capire se è ammissibile che solo uno dei componenti acquisti il 100% della casa o che, pur comprando insieme l’alloggio, solo uno paghi tutti i mobili. In tale caso la risposta parrebbe essere positiva.
– E poi in che modo può essere documentata la convivenza “more uxorio”? Il requisito della residenza sembra qui decisivo. È necessario inoltre fissare un termine entro cui adibire la casa ad abitazione principale: si potrebbero mutuare dall’agevolazione “prima casa” i 18 mesi per prendervi la residenza.
Al fianco di questa misura permane inoltre per tutto il 2016 il Bonus Mobili classico abbinato ai lavori di ristrutturazione edilizia: confermati gli specifici requisiti per accedervi. Per maggiori informazioni in merito leggi l’articolo Bonus mobili ed elettrodomestici 2015, le Entrate aggiornano la guida. Per un confronto tra i due strumenti paralleli e non cumulabili leggi invece l’articolo 2016, l’anno dei 2 Bonus Mobili: quale utilizzare? Le differenze.
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