Dario Franceschini ogni tanto si risveglia dai torpori delle nebbie ferraresi. Dopo l’exploit della Biblioteca degli inediti (il cui punto debole più grosso, come riportato anche da Wired, è: chi potrebbe mai consultare una biblioteca così composta, visto che non saprebbe cosa cercare?), ha insediato martedi 9 giugno il Comitato di Sorveglianza del primo Programma Operativo Nazionale (PON), tutto dedicato alla cultura, detto anche PON Cultura.
Il PON Cultura prevede 490 milioni di euro dai fondi strutturali destinati a 5 regioni del Sud per interventi relativi alla cultura e al turismo ed è cofinanziato dai fondi strutturali europei (FESR – Fondo di sviluppo regionale).
Come verranno ripartiti i soldi del PON Cultura?
Circa 360 milioni vanno alla tutela e valorizzazione dei circa 60 grandi Attrattori culturali presenti nelle cinque regioni del Sud (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia), in linea e in continuità con quanto realizzato nella programmazione 2007-2013.
Alcuni attrattori sono già stati selezionati per un ammontare complessivo di risorse pari a circa 180 milioni di euro. Di questi, 55 milioni di euro saranno destinati a interventi con progettazione avanzata in:
Campania – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Certosa di Padula, aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Stabia;
Puglia – area archeologica di Manduria, complesso di S. Maria della Giustizia di Taranto;
Calabria – Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, museo e parco archeologico di Sibari.
54 milioni saranno destinati a interventi con progettazione preliminare in:
Calabria – parchi archeologici di Kaulon e Scolacium;
Puglia – i Castelli Svevi di Bari e Trani, l’area archeologica di Egnazia;
Basilicata – Museo Archeologico Nazionale di Melfi, il Polo Museale del Materano, le aree archeologiche di Grumento e Metaponto;
Campania – Reggia e Real Bosco di Capodimonte, parco archeologico di Velia, Reggia di Caserta e Real Sito di Carditello.
77 milioni di euro saranno destinati a interventi già definiti, selezionati e finanziati nel POIn Attrattori 2007-2013 ma non ancora conclusi in:
Campania – Palazzo Reale e Reggia di Caserta;
Puglia – Castello di Carlo V a Lecce, Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia, il Museo Archeologico di S. Scolastica a Bari, l’ex convento di S. Antonio a Taranto, il Castello Svevo e il Complesso di S. Chiara a Bari;
Calabria – Castello di Carlo V a Crotone, il Museo Archeologico di Locri;
Sicilia – Convento di S. Maria del Gesù a Ragusa.
Dal PON Cultura restano fuori 180 milioni di euro. Dove vanno quelli?
È in corso con le Regioni la sottoscrizione degli accordi che serviranno ad individuare, tra i luoghi della cultura del Mibact, altri Attrattori culturali.
Quindi. Circa 114 milioni euro andranno alle imprese che operano nel e a favore del settore culturale e della fruizione turistico-culturale e tra queste alle cosiddette industrie culturali e creative. Si tratta di circa 1.700 aziende del settore della filiera culturale e creativa di cui il 30% appartenenti al privato sociale. Attenzione, perché è effettivamente una NOVITÀ ASSOLUTA: per la prima volta si individua un focus specifico nazionale su questo settore e si investono così tante risorse.
Il resto del PON Cultura sarà utilizzato per accrescere competenze e assistenza tecnica.
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