Il Decreto Sblocca Italia (DL n. 133/2014) è in vigore e porta con sé parecchie novità rilevanti in ambito edilizio, urbanistico e paesaggistico. Proviamo, sinteticamente, a fornire ai nostri lettori i 5 elementi chiave contenuti nello Sblocca Italia che impatteranno pesantemente nell’ambito edilizio.
Ulteriori e più approfondite analisi dei riflessi nelle costruzioni apportate dallo Sblocca Italia si possono reperire anche nel nuovissimo e-book di Ediltecnico e Maggioli Editore, realizzato da Claudio Belcari e a cui abbiamo una recensione proprio su queste pagine.
Proroga dei termini
Primo elemento di novità contenuto nel DL n. 133/2014 è il fatto che la proroga dei termini per eseguire i lavori edili è automatico (un vero e proprio “atto dovuto”), nel caso in cui ostacoli all’inizio o alla fine dei lavori, posti dalla pubblica amministrazione o anche dall’attività giudiziaria, si rivelino successivamente privi di fondamento.
Niente piu’ DIA
La denuncia di inizio attività viene sostituita dalla SCIA, che può essere utilizzata anche per varianti minori al permesso di costruire (sempreché ci si attenga alle prescrizioni urbanistico-edilizie e siano già acquisiti i pareri positivi nelle aree sottoposte a vincoli).
Rimane in vita la DIA solo nei casi previsti in cui può sostituire il permesso di costruire.
Permessi di costruire in deroga agli strumenti urbanistici
Si allargano le maglie per il rilascio del permesso di costruire in deroga ai regolamenti stabiliti dagli strumenti urbanistici. Prima dello Sblocca Italia, tale opzione valeva solo per gli edifici pubblici; da oggi, invece, sarà possibile ottenere il rilascio del titolo autorizzativo anche per il recupero delle aree industriali dismesse in ossequio alla previsione generale contenuta nel decreto legge che favorisce il recupero e la riqualificazione al consumo di suolo.
Riqualificazione urbana
Sempre in omaggio al recupero e alla valorizzazione dell’ambiente costruito, il decreto legge n. 133/2014 prevede nei regolamenti locali la possibilità di individuare gli edifici da espropriare attraverso il riconoscimento di forme compensative.
Cambio destinazione d’uso
Diventa rilevante ai fini della modifica della destinazione d’uso solo il cambiamento di categoria catastale di un’unità immobiliare.
Contributo di costruzione leggero
Il Decreto Sblocca Italia prevede un alleggerimento del contributo di costruzione, che sarà calcolato basandosi solo sul costo di costruzione e non anche sugli oneri di urbanizzazione. Questo non significa, però, che progetti complessi non debbano garantire anche il corretto assetto infrastrutturale.
I Comuni, inoltre, hanno facoltà di deliberare un’incidenza dei contributi di costruzione più leggeri per interventi di ristrutturazione rispetto a quelli applicati per le nuove costruzioni.
Tutte queste novità e molte altre sono analizzate in dettaglio nel e-book Le novità del Decreto Sblocca Italia in materia di edilizia, urbanistica e paesaggistica realizzato da Claudio Belcari, dirigente nella pubblica amministrazione comunale e formatore di tecnici e professionisti con anni di esperienza nella divulgazione dell’informazione tecnico scientifica.
Un lungo articolo di commento alle novità del Decreto Sblocca Italia è inoltre stato realizzato dalla nostra blogger Antonella Mafrica e può essere su queste pagine.
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