È situato sotto la lente di ingrandimento della compagine governativa un inedito (almeno nella realtà nostrana) provvedimento volto ad incentivare in maniera ulteriore la ripartenza del settore dell’edilizia, in questo caso sul versante dello stimolo alle vendite nella particolare accezione dello smaltimento degli immobili invenduti dei costruttori. La misura è già stata applicata a partire dal 2009 in Francia ed i risultati, dall’altra parte delle Alpi, parrebbero essere stati soddisfacenti.
L’attesissimo Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo 29 agosto dovrebbe essere quello in cui potranno essere sentiti i primi vagiti del Decreto Sblocca-Italia (ne abbiamo parlato al scorsa settimana, ecco cosa conterrà): e proprio all’interno di questo provvedimento dovrebbe fare capolino la misura innovativa relativa al riconoscimento di una deduzione fiscale del 20% delle spese di acquisto o di costruzione di immobili di tipo abitativo.
Ma in cosa consiste più precisamente questa novità legislativa? È presto detto: si cercherà di rendere più conveniente a livello fiscale l’acquisto di una abitazione direttamente dal costruttore. Fino ad oggi infatti nel nostro paese l’acquisto diretto dal costruttore edile è stato fortemente disincentivato dai maggiori oneri tributari che sono posti sull’acquisto diretto, in due differenti articolazioni: base imponibile calcolata sul corrispettivo e non sul valore catastale (come invece accade per gli acquisti da altri privati) ed aliquota IVA più alta (4% invece che 3%, sempre rispetto agli acquisti tra “privati”).
L’idea che dovrebbe fuoriuscire dal Cdm di venerdì consiste pertanto nel riconoscimento di una detrazione pari al 20% del costo degli immobili ad uso abitativo a condizione che gli acquisti siano effettuati presso i costruttori con un massimale, su cui calcolare la detrazione, pari a 300mila euro. Il risparmio sarà presumibilmente spalmato su un orizzonte temporale di 8 anni (su uno schema simile a quello del bonus ristrutturazioni e a quello sull’efficienza energetica) e la detrazione potrà scattare soltanto a condizione che l’acquirente conceda in locazione l’immobile oggetto di acquisto con un contratto a canone concordato (con il canone di locazione che non potrà pertanto superare un importo massimo definito dalla legge).
Dentro lo Sblocca-Italia potrebbe poi confluire anche la stabilizzazione dell’Ecobonus sull’efficienza energetica per tutto il 2015 (sempre al 65%), mentre non ci sono ancora certezze sull’estensione del bonus ristrutturazioni (che per tutto il 2014 è rimasto al 50%). Nella giornata di venerdì si potrà scoprire qualcosa di più sugli effettivo contenuti delle novità normative.
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