Aggiornamento del 28 settembre 2016. Per esercitare la professione è stata presentata una proposta di legge che istituisce una nuova laurea universitaria da frequentare obbligatoriamente per conseguire il titolo triennale che abilita direttamente al mondo del lavoro. Leggi l’articolo Geometri: presentato alla Camera il DDL per la Laurea del Geometra
Il 2016 è l’anno dell’alba del “super geometra”. Potrebbe infatti giungere presto a compimento il progetto concreto relativo al corso universitario focalizzato sulle competenze specifiche del geometra, che il presidente del Consiglio Nazionale Geometri, Maurizio Savoncelli aveva anticipato la scorsa in un’intervista rilasciata la scorsa estate proprio su queste pagine al nostro Mauro Ferrarini (leggi qui la versione integrale).
Un percorso di specializzazione propedeutico all’esercizio della professione al quale si potrà accedere dopo il conseguimento del diploma, da svolgersi all’interno dell’Istituto tecnico di provenienza e in prosecuzione verticale con l’istruzione secondaria di secondo grado (l’attuale CAT). Savoncelli ha incontrato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, poco prima della pausa di Ferragosto proponendo un percorso possibile per la nascita del nuovo corso di studi. Secondo le ultime indiscrezioni i lavori tecnici del dicastero sarebbero stati ufficialmente avviati: già nelle prossime settimane potrebbero giungere novità di rilievo per la categoria.
“Questo progetto – afferma il numero uno dei Geometri – consentirà ai giovani geometri di completare il proprio percorso di studi con una specifica laurea triennale presso il proprio istituto, a due passi da casa. Una innovazione inedita in Italia, che rafforzerà la figura professionale del geometra nel quadro della più ampia concorrenza europea e sulla quale ho ricevuto un mandato preciso dalla categoria”.
L’urgenza della questione deriva dalla attuale conformazione delle norme comunitarie: la direttiva UE n. 36/05, infatti, non contempla la possibilità che soggetti senza laurea si attestino al cosiddetto “livello D”, quello che consente di esercitare la libera professione e di progettare. Si tratta di una norma che, per adesso, in Italia è stata recepita solo in parte, tuttavia, in prospettiva di un futuro non lontano, potrebbero affiorare conseguenze negative per le professioni che includono diplomati nei loro albi (i geometri su tutti).
Il CNG ha pertanto cominciato nel corso degli ultimi 3 anni a muoversi nella direzione di una ristrutturazione decisa del percorso formativo e delle competenze degli iscritti ai suoi ordini territoriali, edificando un titolo di studio equivalente alla laurea.
Leggi anche l’articolo Corso di laurea specifica per diplomati Geometri: altro passo in avanti.
Una volta frequentati gli istituti tecnici Costruzioni ambiente e territorio (Cat), i nuovi geometri post-riforma Gelmini potranno completare un percorso di tre anni, che si concluderà con un esame abilitante. I lavori intorno alla nuovo progetto proseguono alacremente, con diversi contatti intercorsi con istituti sul territorio che si dicono interessati a far partire i corsi. Al momento si palesa l’ipotesi di una serie corsi sperimentali già in questa chiusura di 2015, in attesa dell’avviamento ufficiale presumibile per il 2016.
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