Piano Città, in porto entro la fine della legislatura

L’idea è del Viceministro delle Infrastrutture, Mario Ciaccia: un piano statale di riqualificazione urbana utilizzando i fondi trovati nei vari cassetti del ministero, in tutto 224 milioni non spesi per vecchi progetti e messi a disposizione con il decreto 83/2012.
Ci stavamo chiedendo da un po’ di tempo che fine avesse fatto il Piano Città, una delle idee più brillanti degli ultimi governi italiani. Ed ecco che arriva una risposta: una graduatoria ha scremato le 430 proposte presentate e in tutto sono 28 i progetti selezionati, per un totale di 318 milioni di fondi assegnati.

La Commissione della gara, nota anche come Cabina di regia (se vuoi sapere come funziona leggi Decreto Crescita, ecco come funziona il Piano Città) si è conclusa e la graduatoria dei progetti è stata pubblicata con lo schema degli interventi finanziati.

Il bando è stato chiuso il 5 ottobre, data entro la quale i Comuni dovevano presentare i progetti. Le caratteristiche che i progetti dovevano avere sono:
– dovevano essere coinvolti capitali privati;
– il progetto doveva essere immediatamente cantierabile (requisito dell’immediata cantierabilità);
– dovevavano essere caratterizzati da interventi che risolvessero problematiche legate al disagio abitativo e sociale;
– apportare migliorìe alle infrastrutture;
– caratterizzarsi per interventi per la qualità urbana e “green”.

Il bando quindi non era molto selettivo. Ne consegue che le proposte sono state tantissime e le richieste di finanziamenti di molto superiori ai 224 milioni di euro disponibili.

La disponibilità è poi aumentata di 94 milioni grazie ai fondi europei (Piano Città, per la riqualificazione ecco altri 94 milioni di euro), da utilizzare solo per le città che rientrano nelle zone franche urbane, vale a dire:
– Crotone;
– Rossano Calabro;
– Lamezia Terme;
– Mondragone;
– Napoli;
– Torre Annunziata;
– Andria;
– Lecce;
– Taranto;
– Catania;
– Erice;
– Gela.

In sostanza, quindi, le città vincitrici (in tutto28) sono finanziate per una cifra inferiore rispetto a quanto richiesto.
Un problema ulteriore è quello delle tempistiche: quali tempi si è prefissata la Cabina di regia per arrivare con i Comuni selezionati ai progetti definitivi? E in quanto tempo i cantieri finanziabili saranno attivi?

I cantieri partiranno probabilmente nella seconda metà del 2013.

Proprio in questi giorni, poi, è arrivata la notizia dei fondi europei destinati all’Italia per la riqualificazione urbana (leggi Riqualificazione urbana, soldi dall’Ue con stop al consumo di suolo): 1,5 miliardi per riqualificare le zone degradate e per il Social Housing senza consumare ulteriore suolo agricolo.

Redazione Tecnica

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