Direttiva Case Green: più flessibilità agli Stati membri europei su tempi e target

Il problema dei tempi assai stringenti è stato messo subito in evidenza, per questo gli Stati membri hanno chiesto una maggiore flessibilità che probabilmente verrà concessa garantendo così un margine più ampio per il raggiungimento dei target

Prosegue l’iter legislativo della Direttiva Case Green che, secondo quanto riportato da ANSA.it, prevede un ulteriore passaggio di negoziazione a dicembre 2023.

La Direttiva Case Green (non ben accolta da tutte le forze politiche) è stata anche definita eco-patrimoniale per edifici inefficienti. Ma volgendo lo sguardo oltre il tempo attuale, la Direttiva UE Case Green rappresenta una chance per avere futuro.

Il ministro Pichetto Fratin aveva assicurato che nessun obbligo di ristrutturazione edifici esistenti è previsto al 2030: “sarà il Governo italiano e nessun altro a decidere tempi e modi per rendere sostenibile il patrimonio immobiliare del nostro Paese”. Ebbene sì, la parte più dibattuta riguarda soprattutto i tempi stringenti, dettati dalla tabella di marcia europea, che rendono difficile il raggiungimento degli obiettivi.

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Per questo gli Stati membri hanno chiesto una maggiore flessibilità che probabilmente verrà concessa garantendo così un margine più ampio per l’applicazione della direttiva.

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Target e tempistiche, la parte più controversa

ANSA.it riporta che i il clou della negoziazione, andata avanti per nove lo scorso 12 ottobre 2023, è stato quello relativo ai target e alle tappe con cui rendere più efficienti le case.  L’accordo è stato quello di una maggiore flessibilità sostenuta dal Consiglio UE.

Ciascun membro EU elaborerà un piano entro il 2050 con target di riduzione dei consumi di energia. Scartata l‘armonizzazione delle certificazioni energetiche a livello UE.

Restano in sospeso i “mutui green” e l’obbligo di installare pannelli solari sugli edifici pubblici e non residenziali, scartato invece l’obbligo di installazione di colonnine di ricarica nei parcheggi per gli edifici residenziali esistenti.

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Foto:iStock.com/Wannachai Phonnuan

Redazione Tecnica

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