Energie rinnovabili: adottata la direttiva RED III

La Direttiva, pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE, entrerà in vigore entro 20 giorni. Gli Stati membri avranno 18 mesi di tempo dopo l’entrata in vigore per recepirla nella loro legislazione nazionale

Aggiornamento del 6 novembre 2023_La direttiva sulle energie rinnovabili – RED III è stata approvata dal Consiglio UE il 9 ottobre 2023, dopo aver ottenuto l’OK in via definitiva dal Parlamento UE lo scorso 12 settembre 2023. La direttiva, pubblicata in Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il 31 ottobre 2023, introduce una serie di misure per promuovere la diffusione delle energie rinnovabili, in linea con il Green Deal e con REPowerEU.

Con l’aggiornamento viene innalzata la quota vincolante di rinnovabili nel consumo finale di energia dell’UE dal 32% al 42,5% entro il 2030, con l’obiettivo di raggiungere il 45%. I settori interessati sono: trasportiindustriaedificiriscaldamento e raffrescamento.

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La Direttiva pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE, entrerà in vigore entro 20 giorni. Gli Stati membri avranno 18 mesi di tempo dopo l’entrata in vigore della suddetta direttiva per recepirla nella loro legislazione nazionale.

La revisione rientra tra le attività previste dal piano “Fit for 55”.

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Cosa è previsto per gli edifici?

L’intento è quello di raggiungere un obiettivo indicativo di almeno il 49% di energia rinnovabile per gli edifici nel 2030.

Per assicurare riscaldamento e raffrescamento da energie rinnovabili, il target prevede un incremento vincolante dello 0,8% annuo a livello nazionale fino al 2026 e dell’1,1% dal 2026 al 2030.

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Snellimento procedure

Semplificazione? Sì, grazie. Lo snellimento delle procedure rientra tra gli obiettivi della RED III per velocizzare l’ottenimento di permessi per nuovi impianti di energia rinnovabile, come pannelli solari e centrali eoliche, o per l’adeguamento di quelli esistenti.

Le autorità nazionali non potranno impiegare più di 12 mesi per autorizzare la costruzione di nuovi impianti di energia rinnovabile situati nelle cosiddette “zone di riferimento per le energie rinnovabili”. Al di fuori di queste zone, la procedura non potrà superare i 24 mesi.

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Foto:iStock.com/onuma Inthapong

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