Nuovo condono edilizio in arrivo?

Matteo Salvini ha presentato l’ipotesi di un condono edilizio per regolarizzare piccole irregolarità. Tali dichiarazioni, rilasciate a pochi giorni dalla pubblicazione della nota di aggiornamento al DEF, hanno scatenato critiche e osservazioni

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A volte ritornano…i condoni edilizi. Il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini ha presentato l’ipotesi di un condono edilizio per regolarizzare piccole irregolarità.

Resta il dubbio su quali e quanto piccole possano essere tali difformità, ma il perché di un nuovo condono è stato spiegato dal ministro durante l’Assemblea di Confedilizia che si è tenuta a Piacenza lo scorso 23 settembre 2023.

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Condono edilizio: le parole del ministro Salvini

Riportiamo le parole del ministro Matteo Salvini pubblicate sul sito ANSA: “Lo dico senza ipocrisia, ci sono problemi di bilancio? Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia? Sì, e allora non sarebbe più saggio per quelle di piccola entità andare a sanare tutto quanto? Lo Stato incassa e i cittadini possono tornare nella disponibilità piena del proprio bene penso che sia un ragionamento su cui andare avanti con coraggio fino in fondo”.

Vere intenzioni o solo propaganda politica? Certo è che tali dichiarazioni rilasciate a pochi giorni dalla pubblicazione della nota di aggiornamento al DEF hanno scatenato critiche osservazioni.

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Tajani: OK all’apertura di una nuova finestra, no a due piani in più

Per Francesco Boccia, PD, la dichiarazione del ministro del MIT è “un’altra strizzata d’occhio ai furbi di un governo disperato che non sa dove trovare risorse per la manovra”.

Antonio Tajani, ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, si è invece dichiarato favorevole ad un mini-condono nell’ambito di una strategia di rigenerazione urbana. Ha così commentato l’eventuale nuovo condono durante un’intervista a In mezz’ora: “Se ci sono piccole cose fatte senza autorizzazione si possono risanare. Se uno ha costruito 2 piani è un’altra cosa. Se ha aperto o allargato una finestra è una piccola cosa. Insomma, piccole cose che non incidono sulla struttura di una costruzione”.

In attesa di maggiori certezze, ricordiamo che le opere abusive sanabili sono indicate dal comma 26 della Legge 24 novembre 2003, n. 326 che rinvia all’allegato 1, specificante sei tipologie di abuso. L’allegato 1 distingue, tendenzialmente, le tipologie di opere abusive sanabili secondo una gravità decrescente nel senso che l’ipotesi di abuso maggiore è quella del primo tipo per poi, man mano, venire a quelle aventi, generalmente, un minor impatto urbanistico/ambientale. Per sapere quali sono clicca qui.

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Foto:iStock.com/Pofuduk Images

Redazione Tecnica

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