Guardando alle statistiche pubblicate, i ricavi delle 225 società sono arrivati al record di 73,60 miliardi di dollari (erano 67,65 l’anno precedente) aumentando dell’8,8% e toccando il primato nel decennio 2013-2023 dopo il picco di 72 miliardi raggiunto nel 2019 prima dello scoppio della pandemia. Con i ricavi medi in crescita dell’1,82%, quasi tre quarti delle 225 società internazionali hanno riportato un aumento delle entrate rispetto all’anno precedente e circa il 51,2% ha visto un incremento dei ricavi del 10% o più.
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Italia terza nella classifica mondiale
Per numero di società internazionalizzate, l’Italia si conferma terza mondiale dopo USA e Cina, e prima della Corea. Le italiane realizzano la maggior parte del loro fatturato estero in Europa, seguita da Medio Oriente ed Africa. Tuttavia, in percentuale sul totale nelle varie regioni continentali, l’Africa è il primo continente coperto dalle italiane con il 6,4%, in aumento rispetto al 4,4% dello scorso anno. La costante crescita nel continente africano colloca l’Italia terza tra gli europei per presenza in Africa, dopo inglesi e francesi e a pari classifica con le americane.
Lo sviluppo del business all’estero e la crescita continua della prospettiva internazionale sono in linea con le attività di supporto all’internazionalizzazione proposte ed organizzate dall’OICE in stretta collaborazione e sinergia con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e naturalmente l’Agenzia ICE e il sistema delle ambasciate all’estero. Le 13 missioni e gli oltre 10 eventi di networking e formazione con le Istituzioni Finanziarie Internazionali svolte nei primi 8 mesi del 2023 hanno coinvolto circa 250 società di ingegneria e architettura e contribuiscono a rafforzare il posizionamento estero delle società associate. Il target geografico e settoriale delle iniziative OICE, concentrato sull’Europa orientale (Ue e non UE), sul continente Africano e sul Medio Oriente-Asia centrale confermano l’esposizione di mercato delle società associate che colgono notevoli risultati di business in quelle aree internazionali.
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Le italiane nella Top 225
Ritornando alla Top 225 la prima italiana figura al 28° posto ed è la Maire Tecnimont con un fatturato prodotto all’estero di 508 milioni (il 94% del totale 543 milioni grazie al quale è prima tra le italiane nella Top 150 delle Global Design Firms per fatturato complessivo). Segue Rina Consulting con 240 milioni (63% del fatturato complessivo) che precede al 71° posto Italconsult con 121 milioni (96% del fatturato complessivo). Poi Proger che è al 120° con 42 milioni (42% del fatturato complessivo), al 127° posto IRD Engineering con 33,3 milioni (97% del fatturato complessivo) seguita da Italferr al 143° con 25 milioni (7% del totale). Seguono Technital con 17,4 milioni (55% del totale), ACPV Architects con 14 milioni (64% del totale) e 3TI Progetti con 13,9 milioni (52% del totale) rispettivamente al 170°, 178° e 182° posto. Al 197° posto ATI Project con 11,5 milioni (49% del totale) precede Politecnica Ingegneria con 6,7 milioni (24% del totale) che si colloca al 222° posto.
Le società italiane migliorano quasi tutte la loro posizione nel ranking e 2 entrano per la prima volta nella speciale classifica (ATI Project e ACPV Architects). Tutte le società realizzano il loro fatturato principalmente nel settore dei trasporti, general building ed energia fatta eccezione per Maire Tecnimont concentrata sul settore industry and petroleum. Le società considerate sono basate in sei regioni diverse (Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Liguria).
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Per il Presidente OICE, Giorgio Lupoi: “il positivo risultato dell’ingegneria italiana organizzata, relativo al 2022, è segno che gli sforzi per internazionalizzare le nostre società promossi dall’OICE con la straordinaria collaborazione di Farnesina, MIMIT e ICE continuano a dare importanti risultati. L’estero diventa sempre di più l’evoluzione sostenibile del grande know-how sviluppato e profuso dalle società di ingegneria e consulenza nel quadro del PNRR”.
Per Roberto Carpaneto, Vice Presidente OICE con delega per l’internazionalizzazione “il rilevante sviluppo di business in Africa conferma l’aumentata capacità di cogliere le opportunità finanziarie internazionali, con particolare riferimento alle Banche Multilaterali con le quali come Associazione e come società lavoriamo in modo attivo ed efficace. E partendo dall’Africa, sono sempre più le questioni come la crisi climatica globale a diventare motore dello sviluppo e di cambiamento di paradigmi organizzativi e di business”.
Andrea Mascolini, Direttore Generale OICE. Comunicato stampa a cura di OICE
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