L’allungamento dei tempi procedurali, legati alla ricostruzione dei comuni che ricadono nel “Cratere del sisma”, e il blocco improvviso della cessione crediti hanno creato un corto circuito che rischia di colpire imprese e famiglie.
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Gianluca Pasqui, vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche ha dichiarato: “Lo stop alle agevolazioni sull’edilizia rischia concretamente di mettere una pietra tombale sulla ripartenza dei territori colpiti dal sisma, con conseguenze devastanti su tutto il comparto edile. Non ultimo, questa misura andrebbe a creare una vera e propria disparità di trattamento fra gli stessi cittadini terremotati, con quelli che hanno subito pochi danni e hanno potuto usufruire delle agevolazioni e quelli del “cratere vero” i quali, oltre a non aver ancora visto la ricostruzione, non potranno avere accesso ai bonus”.
A proposito di tale situazione, il neocommissario alla ricostruzione Guido Castelli ha parlato di disponibilità da parte del governo verso la risoluzione di una problematica che interessa più fronti e che frena i lavori di ricostruzione degli immobili che, ancor prima di essere efficienti, devono essere sicuri.
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Deroga per le zone terremotate
Al tavolo di governo è stata presentata la necessità di una deroga per le zone terremotate alle nuove misure introdotte dal Decreto Legge n.11 del 16 febbraio 2023 affinché il Superbonus trovi ancora applicazione nella sua forma originaria.
I correttivi sarebbero in fase di studio e si parla anche di norme transitorie, ma di certo per avere conferme su eventuali modifiche bisognerà attendere la conversione del decreto.
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