Calcolo di un ponte termico: metodi ammessi e non ammessi

I metodi, negli ambiti della progettazione di nuovi edifici e nella ristrutturazione di edifici esistenti, si possono inquadrare sulla base di quanto riportato dalla UNI/TS 11300:2014. Ecco quali sono

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Per effettuare la progettazione e per valutare l’effetto dei ponti termici la normativa di riferimento è la UNI EN ISO 14683:2018 “Ponti termici in edilizia – Coefficiente di trasmissione termica lineica – Metodi semplificati e valori di riferimento” che al cap. 6.4 individua le seguenti quattro metodologie alle quali assegna anche il grado di incertezza sui risultati dovuto al metodo utilizzato:

  1. calcolo numerico agli Elementi Finiti, svolto secondo le indicazioni fornite dalla norma UNI EN ISO 10211 – incertezza sul valore Ψ ± 5%
  2. atlanti dei ponti termici conformi alla UNI EN ISO 14683 –  incertezza sul valore Ψ± 20%
  3. metodi di calcolo manuale conformi alla UNI EN ISO 14683 – incertezza sul valore Ψ ± 20%
  4. utilizzo dei valori standard riportati nell’appendice A della norma stessa – incertezza sul valore Ψ 0% ÷ 50%

Vediamo nel dettaglio, in questo articolo estratto dal volume Ponti termici: valutazione e correzione di Sergio pesaresi, edito da Maggioli Editore, i metodi ammessi e non ammessi per il calcolo dei ponti termici.

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Le norme di riferimento per il calcolo dei ponti termici

La norma UNI EN ISO 14683:2018 ricorda che l’accuratezza dei risultati raggiungibile non dipende solo dal metodo usato ma anche dalla precisione e dal numero dei dati di ingresso disponibili: può risultare inutile utilizzare un metodo di calcolo raffinato se i dati disponibili sono pochi e imprecisi.

Un riferimento su quale metodo utilizzare in base ai dati disponibile viene dato dalla norma UNI/TS 11300-1:2014 che individua casistiche diverse per le quali suggerisce quale metodo utilizzare.

Il punto 11.1.3 della norma prevede che lo scambio di energia per trasmissione dovuto ai ponti termici debba essere calcolato secondo il punto 5 della UNI EN ISO 14683:2008. In sede di valutazione preliminare relativa ad un nuovo edificio i valori della trasmittanza termica lineare possono essere determinati unicamente o attraverso il calcolo numerico sviluppato ai sensi della UNI EN ISO 10211 oppure utilizzando gli atlanti dei ponti termici che siano conformi alla UNI EN ISO 14683.

Nel caso di interventi su edifici esistenti è anche ammessa (in aggiunta) l’uso di metodi di calcolo manuali che siano conformi alla norma UNI EN ISO 14683. Rimane sempre escluso l’utilizzo dei valori di progetto della trasmittanza termica lineare ricavati dall’allegato A della norma UNI EN ISO 14683:2008.

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Nota: quando il ponte termico è relativo ad un innesto fra strutture appartenenti a due zone termiche diverse, il valore della trasmittanza termica lineare, ricavato ai sensi della UNI EN ISO 14683, deve essere ripartito in parti uguali tra le due zone termiche interessate. Quando, invece, il ponte termico sia calcolato analiticamente ai sensi della UNI EN ISO 10211, si può utilizzare la ripartizione dei flussi lineari derivante dal calcolo stesso.

Nota importante: la versione attuale della UNI/TS 11300-1:2014 è stata pubblicata nel 2014 quando era ancora vigente la UNI EN ISO 14683 versione 2008 che poi è stata revisionata e sostituita dalla versione 2018. Pertanto l’articolo 11.1.3 della UNI/TS 11300 1:2014 (attualmente in vigore) fa riferimento alla versione 2008 della UNI EN ISO 14683. Le due versioni sono diverse e la numerazione dei capitoli e degli allegati spesso non corrisponde. Per cui il punto 5 della versione 2008 non trova corrispondenze nella versione 2018 e i metodi richiamati qui (elencati appunto nel cap. 5 versione 2008) nel primo comma ora fanno riferimento al cap. 6.4 della versione 2018. Inoltre l’allegato A della versione 2008 è ora riportato come allegato C nella versione 2018. Ultima annotazione: la versione 2018 della UNI EN ISO 14683 è disponibile solo in lingua inglese.

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Metodi ammessi e non ammessi per il calcolo dei ponti termici

Sulla base di quanto riportato al cap. 11.1.3 della UNI/TS 11300:2014 possiamo inquadrare i metodi ammessi e quelli non ammessi negli ambiti della progettazione di nuovi edifici e nella ristrutturazione di edifici esistenti.

Metodi ammessi

  • Progettazione di nuovi edifici
    • calcolo numerico agli Elementi Finiti, svolto secondo le indicazioni fornite dalla norma UNI EN ISO 10211 – incertezza ± 5%
    • atlante dei ponti termici conformi alla UNI EN ISO 14683 – incertezza ± 20%
  • Edifici esistenti
    • calcolo numerico agli Elementi Finiti, svolto secondo le indicazioni fornite dalla norma UNI EN ISO 10211 – incertezza ± 5%
    • atlante dei ponti termici conformi alla UNI EN ISO 14683 – incertezza ± 20%
    • metodi di calcolo manuale conformi alla UNI EN ISO 14683 – incertezza ± 20%

Metodi non ammessi

  • Progettazione di nuovi edifici
    • utilizzo dei valori standard riportati nell’appendice A della UNI EN ISO 14683:2008 (ora app. C nella versione 2018) – incertezza 0% ÷ 50%
  • Edifici esistenti
    • utilizzo dei valori standard riportati nell’appendice A della UNI EN ISO 14683:2008 (ora app. C nella versione 2018) – incertezza 0% ÷ 50%
    • maggiorazioni percentuali relative alla presenza di ponti termici. Nota: la UNI/TS 11300-1:2008 prevedeva anche questa modalità di calcolo. Nella versione 2018 è stata invece eliminata, pertanto ora non è più utilizzabile.

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Ponti termici: valutazione e correzione

I ponti termici, non risolti nella progettazione di un edificio nuovo o non attenuati e resi “inoffensivi” negli edifici esistenti, sono la plastica rappresentazione di un’edilizia inutilmente e colpevolmente energivora, di bassa qualità, destinata ad un rapido e costoso deterioramento. Quest’opera si rivolge ai tecnici che desiderano comprendere il “funzionamento” dei ponti termici per poterli valutare e correggere adeguatamente. Attraverso un linguaggio molto chiaro, il libro offre ai tecnici una guida pratica alla progettazione degli interventi correttivi dei ponti termici. Perché non basta inserire dati in un computer per avere la soluzione ai problemi del costruire e abitare sostenibile. Con questo manuale l’autore fornisce ai lettori uno stimolo costante ad approfondire gli aspetti del comportamento termo-igrometrico di ciascuna struttura, valutazioni indispensabili non solo per verificare le prestazioni energetiche dell’edificio e rispettare le prescrizioni di legge, ma anche per progettare edifici robusti e durevoli nel tempo e mantenere condizioni di comfort e salubrità all’interno degli ambienti. L’opera quindi si rivolge a tutti i progettisti che vogliono approfondire l’argomento, perchè ha il pregio di presentare i concetti in modo lineare, accompagnando i ragionamenti con diversi esempi chiarificatori. Sergio Pesaresi Ingegnere civile, progettista specializzato in costruzioni ecosostenibili e di bio-architettura. È consulente e docente dell’Agenzia CasaClima di Bolzano. Progettista di case passive certificato dal Passvhaus Institut di Darmstadt (D) e accreditato presso il PHI-Ita di Bolzano. Supervisor della Fondazione ClimAbita e SouthZeb designer. Tecnico base di ARCA e Tecnico ufficiale Biosafe Certificato EES Avanzato – Esperto in Edilizia Sostenibile italiana. Studioso delle tematiche del Paesaggio e della Mobilità Sostenibile. È docente in corsi di aggiornamento professionale e consulente di Fisica Edile.

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Redazione Tecnica

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