“Ho redatto il POS… Ho aggiornato il PSC… Ho fatto il DVR…Ho fatto tutti i corsi di formazione… Che debbo fare di più?”
Prova a rispondere a questi annosi dubbi l’Ing. Danilo G. M. De Filippo, autore del volume Nuovo manuale del Coordinatore per la sicurezza (CSE e CSP) nei cantieri edili , edito da Maggioli Editore.
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Sull’argomento, occorre essere chiari, precisando subito che tutte le norme che regolamentano la sicurezza sul lavoro posseggono una precisa caratteristica comune: tutti i soggetti coinvolti nel sistema prevenzionistico (che, come vedremo nel seguito, sono “posizioni di garanzia” nei confronti della legge penale) sono legati da una perpetua incombenza di responsabilità le quali, a prescindere dal recente (per modo di dire) recepimento delle direttive europee, partono da molto lontano e più precisamente dal fatto che il rapporto di lavoro (e gli oneri di tutela a questo legati) si configura come una reciproca obbligazione tra soggetti, garantista e garantito, che instaurano un rapporto obbligatorio complesso, regolamentato (e “bilanciato”) già attraverso l’articolo 41 della Carta Costituzionale italiana, dove si stabilisce che l’attività economica, qualunque essa sia, non può svolgersi in maniera tale da arrecare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana.
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Perché si tratta di un debito permanente?
Ma il vero “gravame” è persino precedente alla Costituzione e lo rintracciamo nel sempreverde art. 2087 del codice civile, norma secondo cui:
“L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la
particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
Questo piccolo ma potentissimo precetto stabilisce, inevitabilmente, l’esistenza di un “debito permanente” (e dunque da sanare con ineluttabile continuità) nei confronti della tutela prevenzionistica, indipendentemente dall’eventuale contenuto più specifico di altre norme, così come la giurisprudenza ha più volte ribadito. Alcune fonti hanno sostenuto che l’art. 2087 c.c. fosse da ricondurre solo alle responsabilità del datore di lavoro ma, come è facile intuire, esso è logicamente estensibile, dall’imprenditore (e dunque, datore di lavoro), al più ampio concetto di “protagonista” dell’attività economica di cui al citato art. 41 della Carta costituzionale.
Il Testo Unico per la sicurezza sul lavoro (“Testo Unico per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”, d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 poi modificato, corretto ed integrato dal d.lgs. 3 agosto 2009, n. 106), anche se “nipote” del recepimento delle direttive comunitarie d’indirizzo, non si distacca da questo concetto ma anzi ne esalta il valore, creando alcune figure giuridiche di super-garanzia (per esempio nel caso del settore edile) e, più recentemente, ampliando la validità del concetto di vigilanza e controllo, come vedremo meglio nel seguito.
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I soggetti debitori in cantiere
Nel complicato ambiente del cantiere, indubbiamente caratterizzato (oggi in particolar modo) dal forte dinamismo produttivo e dalla continua mutevolezza delle condizioni operative, vengono a confluire molteplici professionalità e si articolano complessi rapporti contrattuali, in ragione dei quali il legislatore ha perciò voluto individuare molti soggetti debitori, affiancandone le specifiche responsabilità a quelle ovvie del “datore di lavoro” e creando così un alveo di super-tutele, all’interno del quale ciascun soggetto si ritrova a gestire, in maniera individuale o solidale, la propria parte di responsabilità non solo in materia antinfortunistica, ma anche in tema di diritti dei lavoratori.
La norma è oggi soggetta a profonde variazioni anche in ragione della moltitudine di infortuni mortali visti negli ultimi anni, incidenti che hanno “denunciato” la palese necessità di rivedere il sistema normativo e quello della vigilanza.
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Nuovo manuale del Coordinatore per la sicurezza (CSE e CSP) nei cantieri edili
Quest’opera, aggiornata alle ultimissime modifiche ed integrazioni al d.lgs. n. 81/2008, si pone idealmente come ampliamento ed evoluzione del precedente testo pubblicato negli anni passati dalla casa editrice. Il nuovo manuale del coordinatore per la sicurezza nei cantieri edili (CSE e CSP) è uno strumento completo e articolato, frutto dell’esperienza sul campo dell’Autore, che si rivolge ai professionisti della sicurezza in cantiere con un taglio pratico che, al rigore dei contenuti tecnici e giuridici, si accompagna a una trattazione scorrevole, immediatamente fruibile e user friendly, anche per avvicinarsi di più alle esigenze “social” dei tecnici che, sempre più spesso, si augurano di trovare riscontri immediati ai molti dubbi e alle difficoltà che il ruolo di CS propone. Il libro tratteggia con chiarezza i ruoli e le responsabilità e descrive con accuratezza la documentazione di cantiere, le modalità di redazione del PSC, il tutto reso estremamente operativo grazie alla analisi di casi concreti e agli indispensabili riferimenti giurisprudenziali. Completano l’opera un capitolo interamente dedicato alla gestione del cantiere con l’ausilio delle nuove possibilità offerte dalla tecnologia digitale e dalle piattaforme “social” (gestendo, ad esempio, diversi cantieri in modo rapido, efficente ed efficace) e un utilissimo prontuario delle violazioni. Danilo G. M. De Filippo Ingegnere meccanico, da sempre impegnato nella materia della sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Ispettore Tecnico del Lavoro, appartenente all’Albo dei formatori per l’INL, è anche docente esterno ed autore di numerosi testi e pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro oltre ad essere parte attiva nell’organizzazione di eventi per la più ampia diffusione della prevenzione degli incidenti sul lavoro.
Danilo G. M. De Filippo | 2022 Maggioli Editore
36.00 € 28.80 €
Foto:iStock.com/milanvirijevic
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