Cortexa, il progetto associativo di riferimento per il Sistema a Cappotto in Italia, impegnato dal 2007 nel diffondere la cultura della qualità del costruito mediante l’efficientamento energetico degli edifici, si pronuncia a favore del Superbonus, illustrando i principali motivi per i quali questa misura – se stabilizzata e opportunamente legata a rigorosi criteri di qualità – rappresenti la più efficace strada verso la transizione ecologica dell’edilizia italiana.
1. Sistema a Cappotto: la via più efficace per il risparmio energetico in edilizia e la riduzione dell’inquinamento ambientale
L’unica energia veramente sostenibile è quella che viene risparmiata. Vi è una relazione diretta tra edifici dall’involucro molto disperdente e quantità di energia necessaria per riscaldarli e raffrescarli, così come tra il consumo di energia e l’inquinamento atmosferico. Gli edifici italiani sono infatti responsabili del 40% dei consumi totali di energia. Le strategie per ridurre questo impatto sono svariate.
La transizione da fonti di energia tradizionali a fonti di energia rinnovabili è solo apparentemente una soluzione, in quanto si cambia la tipologia di fonte energetica ma non si riduce lo spreco della stessa.
Nel caso degli edifici, l’unica strategia risolutiva consiste nell’eliminazione del problema alla radice: applicando il Sistema a Cappotto si riducono in maniera definitiva il fabbisogno energetico e le conseguenti emissioni inquinanti. Incrementare l’efficienza energetica degli edifici è un requisito imprescindibile per il raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico e riduzione delle emissioni fissati per il 2030 e 2050 e il Sistema a Cappotto è il protagonista di questa transizione.
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2. Impatto benefico del Superbonus sull’economia
Il Superbonus non è un costo ma un investimento nella crescita del Paese. Una spesa per Superbonus 110% di 9 miliardi di euro attiva nel sistema economico un livello di produzione di più del doppio, per effetti moltiplicativi e per il coinvolgimento di un numero ampio di comparti dell’indotto delle costruzioni. Tale spesa in Superbonus contribuirebbe inoltre alla formazione di poco più di 12 miliardi di PIL e coinvolgerebbe almeno 153.000 unità di lavoro.
Le abitazioni ad elevata efficienza energetica, inoltre, valgono di più e si vendono prima: gli immobili nelle classi di consumo da A a D valgono in media il 12% in più rispetto agli immobili energivori e si vendono molto prima, con tempi di vendita del 18% inferiori rispetto agli immobili in altre classi di consumo.
L’efficientamento energetico degli edifici contribuisce quindi a risolvere anche il tema degli immobili invenduti, sfitti e disabitati e il problema dell’eccessivo consumo di suolo per le nuove abitazioni.
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3. Contributo di Sistema a Cappotto e Superbonus alla transizione ecologica italiana
Superbonus per combattere le problematiche legate a dipendenza e povertà energetica. In base ad una analisi effettivamente condotta in Italia su cantieri condominiali di efficientamento energetico realizzati con Superbonus 110% e Sistema a Cappotto, si evidenziano fortissimi benefici anche a livello ambientale. Lo provano i dati di interventi realizzati su 181 condomini e 7.322 unità immobiliari:
- abbattimento fabbisogno energetico medio: 53%
- salti di classe energetica: 3
- risparmio energetico medio: 46%
- risparmio emissioni di CO2 medio: 51%
Il tema del risparmio energetico, inoltre, nei tempi di guerra che stiamo attraversando, caratterizzati da un inasprimento dei problemi di dipendenza e povertà energetica, diventa una leva strategica per il futuro del paese e non solo dell’edilizia.
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4. Contributo di Sistema a Cappotto e Superbonus per la salute degli italiani e per la riduzione dei costi sanitari per lo Stato
La riqualificazione energetica migliora le condizioni di salute e la produttività dei cittadini. Mai come durante la pandemia ci si è resi conto di quanto il comfort abitativo sia importante e impatti sulla nostra salute fisica e mentale. Una casa isolata con Sistema a Cappotto garantisce una temperatura costante durante tutto l’anno e un clima interno migliore, prevenendo problematiche alle vie respiratorie e reazioni allergiche a muffe e condense. I benefici si estendono inoltre a una riduzione delle spese sanitarie dello Stato. Si stima che , eseguendo una riqualificazione degli edifici europei che ponga al centro ambiente e persone, si otterrebbero i seguenti risultati:
- Edifici produttivi e uffici:
- + 12% produttività dei lavoratori
- Incremento PIL europeo: + 500 miliardi
- Ospedali:
- Riduzione dei tempi di ricovero dell’11%
- Risparmio di 45 miliardi di spese sanitarie
- Edifici residenziali, esempi delle conseguenze della riqualificazione o della mancata riqualificazione energetica:
- Spagna: riqualificare 1,5 milioni di abitazioni che versano in condizioni di povertà energetica farebbe risparmiare 555 milioni alle finanze pubbliche;
- Francia: l’inefficienza energetica degli edifici causa spese mediche per 930 milioni / anno e costi indiretti (assenza dal lavoro…) per 20 miliardi / anno.
Il Superbonus 110% rappresenta un contributo fondamentale per intervenire in modo incisivo sulla situazione precaria del patrimonio immobiliare italiano.
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5. Superbonus: un’opportunità per migliorare la sicurezza e la qualità del costruito in Italia
Senza incentivi non vengono effettuati interventi sul patrimonio edilizio esistente, obsoleto, energivoro e poco sicuro. Manifestazioni climatiche e sismiche sempre più inaspettate e violente hanno messo completamente a nudo negli ultimi anni la fragilità del territorio e del costruito italiano. Interventi effettuati secondo rigorosi criteri di qualità possono contribuire non solo al risparmio energetico e alla riduzione dell’inquinamento, bensì anche alla sicurezza degli edifici e di chi li abita.
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Superbonus: una misura da stabilizzare, legandola a criteri di qualità certi e verificabili
Perché tutti gli obiettivi elencati nei 5 punti siano raggiungibili, Cortexa lancia un appello al Governo e ai ministri competenti affinché la misura del Superbonus venga stabilizzata, prevedendo un controllo rigoroso della qualità:
- dei materiali impiegati: nel caso dei Sistemi a Capotto si deve trattare di kit dotati di certificazione ETA e marcatura CE;
- dei progettisti: la strategia di controllo di qualità degli interventi non dovrebbe prevedere solo sanzioni, ma delle attività formative e di certificazione delle competenze specifiche, per identificare e premiare i progettisti competenti ed esperti in materia;
- degli applicatori: in tema di applicazione del Sistema a Cappotto, ad esempio, per garantire una maggiore qualità sarebbe sufficiente richiedere che le competenze dell’applicatore siano certificate secondo la norma UNI:11716 del 2018, fortemente voluta da Cortexa. A fronte di oltre 45.000 imprese di costruzione fondate ex novo negli ultimi due anni sulla scia del Superbonus 110%, sono solo 8.951 gli applicatori specializzati nella posa di Sistemi a Cappotto che hanno volontariamente certificato le loro competenze secondo la norma UNI:11716 dal 2018. Cortexa e le aziende associate contribuiscono sin dal 2007 alla formazione di queste figure;
- dei risultati: gli interventi che conducono a un risparmio maggiore devono godere di un incentivo maggiore.
Affinché sia possibile raggiungere gli obiettivi di riqualificazione, risparmio energetico e riduzione delle emissioni senza rinunciare alla qualità, è necessario quindi legare a concreti requisiti di qualità e stabilizzare la misura del Superbonus, prevedendone la validità in un raggio temporale sufficientemente lungo per permettere alla filiera di esprimere tutte le migliori qualità.
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Foto: Cortexa
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