Bonus 200 euro Autonomi, via alle domande (ma non è un click day)

Via alle domande per il bonus da 200 o 350 euro, c’è tempo fino al 30 novembre

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Aggiornamento del 26 settembre 2022: È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 224 24/09/2022) il Decreto Ministeriale 19 agosto 2022, sull’indennità una tantum per i professionisti autonomi. Risulta quindi ora possibile fare domanda presso la propria cassa (fino al 30 novembre 2022). Inarcassa, Cassa Geometri e Eppi (periti industriali) hanno reso disponibili gli applicativi sui propri siti.

Non sarà necessario affrettarsi perché, come hanno assicurato da Adepp, le risorse stanziate dal Governo sono sufficienti a garantire il bonus a tutti i potenziali aventi diritto: “La valutazione delle richieste inviate in base all’ordine cronologico e prevista dal decreto attuativo non lascerà fuori nessuno e, quindi, non sarà necessario nessun click day. È stato effettuato un approfondimento sullo stanziamento operato dal Governo (e integrato da ultimo con il DL 115/2022) che si rivela capiente rispetto alla platea dei beneficiari, così come confermato dalla Relazione tecnica sul DL 115. Pertanto non c’è il rischio che i soggetti in possesso dei requisiti non accedano al bonus”.

Da pochi giorni era inoltre arrivata la notizia (ora confermata) dell’innalzamento del Bonus da 200 a 350 euro per i redditi fino a 20 mila euro >> ne parliamo in dettaglio in questo articoloContinua a leggere per tutti i dettagli sul Bonus 200 euro Autonomi…

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Aggiornamento di agosto 2022: Come abbiamo visto, il 2 maggio scorso è stato approvato il cosiddetto Decreto Aiuti, recante misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi Ucraina.

Tra le misure presenti all’interno di questo decreto (>> ne abbiamo parlato qui, soprattutto per quanto riguarda novità su Superbonus e prezzari appalti) arriva anche un aiuto per lavoratori e pensionati: un bonus una tantum da 200 euro per contrastare le difficoltà legate al caro prezzi di questo periodo.

Il contributo è riconosciuto a lavoratori dipendenti e pensionati con reddito inferiore a 35 mila euro, ma anche ai lavoratori autonomi. Per i dettagli su questo punto, però, si è dovuto attendere per mesi un decreto attuativo, che è infine arrivato in pieno agosto e che è attualmente al vaglio della Corte dei Conti (dove è arrivato il 23 agosto scorso).

Click day 200 euro Autonomi

Infatti, mentre per i dipendenti i datori di lavoro lo  hanno anticipato con le mensilità di luglio, per i lavoratori autonomi invece sarà necessario fare richiesta. L’ipotesi del click day, che era stata anticipata, sembra ora essere quella definitiva.

Come sappiamo già dalle prime ipotesi circolate, sarà predisposto un fondo apposito (la dotazione finanziaria da destinare ai liberi professionisti sarebbe pari a 80,7 95,6 milioni per l’anno 2022, per un complessivo limite di spesa di 500 600 milioni tra INPS e Casse) e i professionisti in possesso dei requisiti dovranno procedere alla richiesta per via telematica, con un meccanismo volto a limitare il bonus alla sola base di utenza che arriverà per prima a richiedere l’indennità, fino a esaurimento del plafond previsto.

Il click day potrebbe tenersi il 15 settembre (attraverso una piattaforma online che INPS e Enti metteranno a disposizione degli iscritti), ma attendiamo conferme su data e orario.

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Bonus 200 euro autonomi partite Iva, requisiti

Questo bonus 200 euro spetterà a lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS, nonché a professionisti associati agli Enti pensionistici privati che, nell’anno d’imposta 2021, non abbiano superato il tetto dei 35 mila euro di reddito (escludendo i trattamenti di fine rapporto, il reddito dell’abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata).

Sarà inoltre necessario essere iscritti agli enti disciplinati dai decreti 509/1994 e 103/1996 alla data del 17 maggio 2022, con partita IVA attiva e almeno un versamento (anche parziale) per la contribuzione dovuta alla cassa che eroga il bonus, con competenza a decorrere dal 2020.

Se uno stesso beneficiario è iscritto a una delle gestioni previdenziali dell’INPS e a una Cassa privata, la domanda dovrà essere presentata solamente all’Istituto pubblico. Dopo aver inoltrato la domanda, l’Ente previdenziale verificherà i requisiti e le risorse disponibili e distribuirà il bonus 200 euro sulla base dei dati dichiarati e disponibili (alla cassa o all’INPS).

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