Come abbiamo anticipato qualche giorno fa, dal 1° giugno 2013 le imprese che impiegano meno di 10 lavoratori dovranno obbligatoriamente effettuare la valutazione dei rischi con le procedure standardizzate, utilizzando i questionari allegati al d.m. 20 novembre 2012.
L’occasione è propizia per focalizzare la nostra attenzione sul documento di valutazione dei rischi e fornire alcune utili indicazioni per la sua redazione.
Lo facciamo, come ormai di consueto, con l’apprezzata e attenta collaborazione degli autori della Casa Editrice Maggioli. Nello specifico chiediamo informazioni a Pierpaolo Masciocchi, direttore del Settore Sicurezza sul lavoro di Confcommercio e autore del recente volume , pubblicato nella collana Sicurezza sul Lavoro.
Iniziamo chiedendo a Masciocchi se esistono dei criteri o delle indicazioni oggettive che vanno contemplate nella valutazione dei rischi?
“La caratteristica peculiare del processo di valutazione dei rischi è la sua soggettività“, dice Masciocchi, “a mitigare la soggettività del valutatore può tuttavia contribuire un utilizzo accorto del metodo standardizzato obbligatorio dal prossimo primo giugno 2013”.
Procedure standardizzate per la valutazione dei rischi: i 4 passi necessari
Entriamo allora nel vivo delle procedure standardizzate per la valutazione dei rischi, elencando in questo primo post di approfondimento i passi necessari per realizzare il documento, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dal d.m. 20 novembre 2012.
Successivamente, analizzeremo in articoli successivi ogni singolo passo più nel dettaglio.
I passi da tenere in considerazione per la redazione del documento di valutazione dei rischi tramite le procedure standardizzate sono 4:
1. Descrizione dell’azienda, del ciclo lavorativo e delle mansioni;
2. Identificazione dei pericoli presenti in azienda
3. valutazione dei rischi associati ai pericoli identificati e individuazione delle misure di prevenzione e protezione attuate
4. definizione del programma di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza
Concludiamo, ricordando che la valutazione dei rischi, anche quella eseguita tramite le procedure standardizzate, è un processo dinamico che non si esaurisce mai.
Il documento va riesaminato ed eventualmente aggiornato ogni volta che vi siano cambiamenti significativi, ai fini della sicurezza e della salute, nel processo produttivo, sia in relazione al grado di evoluzione tecnica (per esempio, un nuovo macchinario), sia a seguito di incidenti, infortuni e risultanze della sorveglianza sanitaria.
Di Mauro Ferrarini
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento