Gli intonaci risananti rappresentano un sistema piuttosto diffuso impiegato per la correzione dei fenomeni di umidità di risalita nei muri. L’esperto Marco Argiolas, tecnico che da anni si occupa con successo di questo aspetto critico nelle costruzioni, ne ha parlato diffusamente nel suo ultimo libro L’Umidità di risalita muraria: diagnosi e sistemi correttivi, edito per i tipi Maggioli Editore.
In questo post proponiamo una rapida sintesi delle tipologie di intonaco risanante disponibili, rimandando alla lettura del manuale per ulteriori e più approfondite considerazioni.
L’intonaco risanante può presentare una composizione varia e il termine “risanante” viene di solito usato in maniera generica, per indicare un intonaco che rende “più sano” il muro.
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Se si intende che il muro è malato quando è carico di umidità e di sali, si può assumere il concetto che risanare significhi “eliminare umidità e sali”. “In realtà”, spiega Argiolas, “le cose sono un po’ più complesse, anche se la tendenza degli operatori è quella di semplificare e generalizzare”.
In ogni caso gli intonaci risananti l’umidità di risalita nei muri devono essere in grado di agevolare il flusso di acqua non liquida e sali in essa disciolti nel momento in cui la muratura cede umidità all’ambiente, asciugandosi.
Possiamo riassumere in quattro concetti base il principio di buon funzionamento di un intonaco traspirante.
- Più un intonaco è poroso, più sarà capace di favorire l’asciugatura del muro umido e maggiore sarà la quantità di sali che potrà trattenere senza danneggiarsi.
- L’efficacia degli intonaci risananti è tanto maggiore quanto più ampio sarà il loro spessore.
- Gli intonaci traspiranti sono in grado di evacuare l’umidità più agevolmente di quelli non traspiranti.
- Gli intonaci risananti l’umidità di risalita nei muri più efficaci sono quelli che contengono calce naturale, privi di resine e di cemento.
Intonaci contro l’umidità: gli altri tipi
Oltre all’intonaco risanante di cui abbiamo accennato nel paragrafo precedente, esistono altri tipi di prodotti che possono essere usati per la correzione dell’umidità, quando l’origine di quest’ultima è di natura diversa. Per esempio, gli intonaci termoisolanti sono un rimedio talvolta efficace se la presenza di umidità è di natura condensativa. Quando, invece, non si può o non si vuole realizzare un intonaco definitivo, ma si intende comunque dare una protezione temporanea la scelta ricade sui c.d. intonaci di sacrificio, che hanno il particolare pregio di asportare i sali murari, inglobandoli al loro interno. Infine, una categoria di intonaci eventualmente utilizzabili per correggere alcuni fenomeni sia capillari che non, è quella dei rivestimenti impermeabili.
La guida definitiva alla correzione dell’umidità dei muri
Quello che avete letto in questo post è solo una prima introduzione al tema degli intonaci usati per la correzione dell’umidità in casa. Molte altre informazioni e approfondimenti sulla loro composizione e sulle modalità di applicazione e funzionamento si trovano nel manuale L’Umidità di risalita muraria: diagnosi e sistemi correttivi di Marco Argiolas, uscito quest’anno in libreria e disponibile sullo store online Maggiolieditore.it. Nel libro sono presenti moltissimi altri strumenti indispensabili per comprendere, riconoscere e curare i fenomeni di umidità nelle costruzioni. Inoltre, l’acquisto del volume consente l’accesso esclusivo a materiali online: 40 schede illustrate e commentate di fenomeni di umidità nelle murature dai casi più frequenti a quelli più insoliti e di difficile diagnosi.
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Marco Argiolas | 2020 Maggioli Editore
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