Umidità negli edifici: l’importanza della diagnosi strumentale

Una sintesi delle principali forme di umidità e il ruolo centrale della diagnosi strumentale nel definirne le cause. Dalla termografia ai prelievi murari, fino ai trattamenti mirati: perché affidarsi a professionisti specializzati è essenziale per evitare errori, sprechi e interventi inefficaci.

Scarica PDF Stampa

Nel panorama delle patologie edilizie, le problematiche legate all’umidità rappresentano una delle criticità più complesse da affrontare. Si tratta infatti di fenomeni che, per essere risolti in modo definitivo, richiedono interventi su misura, calibrati in funzione delle caratteristiche specifiche dell’edificio e dell’area da trattare.

In questo contesto, è fondamentale che i professionisti dell’edilizia evitino l’impiego di soluzioni standardizzate e si affidino invece a ditte specializzate come Murprotec, azienda con oltre 70 anni di esperienza nell’ambito del trattamento di queste problematiche.

Solo realtà con competenze specifiche e una strumentazione diagnostica adeguata, infatti, sono in grado di individuare con precisione le cause del degrado e di pianificare interventi efficaci. La fase preliminare della diagnosi rappresenta infatti il passaggio decisivo per garantire la riuscita dell’intervento, evitando sprechi di tempo, denaro e ulteriori danni alle strutture.

>> Vorresti ricevere articoli come questo? Clicca qui, è gratis

Indice

Suggeriamo:

EBOOK

Umidità, muffe e condense in casa

<p>Questa guida in formato ebook<strong> spiega con la massima chiarezza possibile i principali fenomeni legati alla formazione dell’umidità, della condensa e delle muffe nelle abitazioni, per limitare il danno che questi possono causare alle abitazion</strong>i. L’umidità, infatti, è in assoluto la prima causa di degrado degli edifici e, secondo studi recenti, risulta responsabile dell’80% dei danni che questi subiscono nel tempo.</p><p>L’ebook tratta in un formato agile, completo e rigoroso il tema dei<strong> danni provocati dalle più frequenti cause di umidità</strong> (di risalita, da condensazione, da assorbimento igroscopico, da contatto con il terreno, ecc.) e fornisce indicazioni su prevenzione ed eliminazione del problema. Un intero capitolo è dedicato ai <strong>fenomeni di condensa e le relative strategie per la prevenzione e per porre in atto correttivi efficaci.</strong></p><p>Completa l’opera la trattazione dell'<strong>impermeabilizzazione</strong> (materiali, tecniche e metodi per riparazioni e ripristino) e delle muffe in casa con un’analisi dettagliata delle cause della loro formazione, gli effetti della loro presenza e le modalità di correzione. Da ultimo, ma non meno importante, l’autore dedica una parte dell’ebook ai “miti da sfatare”, spiegando perché le convinzioni più diffuse su umidità, condense e muffe sono prive di fondamento.</p><p><strong>Marco Argiolas</strong><br> Patologo Edile®, opera da oltre 35 anni nell’edilizia residenziale, commerciale e industriale. Specializzato nella comprensione e correzione dei danni e difetti nelle costruzioni. Ha un’esperienza approfondita nel settore delle impermeabilizzazioni, nei materiali per il ripristino ed il rinforzo del cemento armato e della muratura.Da diversi anni approfondisce la conoscenza dell’acqua e dell’umidità in tutte le sue manifestazioni. Su tale tema ha scritto cinque libri, un ebook, ed ho ottenuto quattro brevetti di invenzione industriale. Coordinatore scientifico del CoNaPE (Convegno Nazionale Patologie Edilizie) e del Corso di Alta Formazione sulla Patologia Edilizia, giunta alla V edizione nel 2025.</p>

 

Marco Argiolas | Maggioli Editore 2025

Le diverse tipologie di umidità: riconoscere la causa per scegliere la soluzione

Una valutazione accurata da parte di professionisti del settore permette di individuare con estrema precisione la natura della criticità che interessa l’area da trattare. Esistono infatti numerose problematiche legate agli eccessi di umidità negli edifici, ognuna contraddistinta da una serie di caratteristiche precise.

L‘umidità di risalita capillare rappresenta uno dei fenomeni più diffusi, tanto negli edifici storici, quanto nelle nuove costruzioni. Viene determinata dall’acqua presente nel terreno, che risale attraverso la porosità dei materiali lapidei per capillarità, trasportando con sé sali solubili che, una volta raggiunta la zona di evaporazione, cristallizzano generando pressioni interne alla struttura muraria. L’altezza di risalita dipende dalla sezione dei capillari, dalla loro continuità e dal bilancio tra velocità di risalita ed evaporazione superficiale.

Ci sono poi le infiltrazioni laterali, che in genere interessano gli ambienti interrati e seminterrati. La spinta idrostatica dell’acqua presente nel terreno, amplificata in caso di falde acquifere superficiali o di insufficiente drenaggio perimetrale, agisce direttamente sulle strutture di contenimento. A differenza della risalita capillare, si tratta in questo caso di una vera e propria penetrazione dell’acqua attraverso fessurazioni, giunti di ripresa o per permeabilità intrinseca del materiale.

Un’altra problematica è rappresentata dalla condensa, frutto di un fenomeno di natura termoigrometrica. Quando l’aria carica di vapore acqueo, prodotto dalle normali attività domestiche o dalla respirazione stessa degli occupanti, entra in contatto con superfici la cui temperatura è inferiore al punto di rugiada, il vapore condensa depositandosi sotto forma liquida. I ponti termici, le zone scarsamente ventilate, gli angoli freddi delle strutture costituiscono i punti critici dove questo fenomeno si manifesta con maggiore intensità. La conseguenza immediatamente visibile è la formazione di muffe, ma è altrettanto importante sapere che si tratta di un fenomeno che può provocare anche danni strutturali piuttosto significativi.

Il protocollo diagnostico: dalla visita preliminare alla progettazione dell’intervento

Un protocollo diagnostico rigoroso si articola in diverse fasi, ciascuna delle quali apporta informazioni specifiche necessarie alla definizione dell’intervento.

La prima fase consiste in un sopralluogo tecnico durante il quale vengono raccolte informazioni sull’edificio, sulla sua storia costruttiva, sugli eventuali interventi pregressi e sulle condizioni al contorno che potrebbero influenzare il fenomeno degenerativo. Durante questa fase preliminare viene condotta l’ispezione visiva delle manifestazioni di umidità, accompagnata da rilievi strumentali non distruttivi quali misurazioni igrometriche superficiali e termografie. Viene inoltre redatta un’anamnesi dell’edificio che tenga conto di fattori quali l’esposizione, il sistema di riscaldamento, le abitudini di ventilazione, la presenza di modifiche impiantistiche recenti o di interventi di isolamento termico.

La seconda fase prevede l’esecuzione di indagini strumentali più approfondite, compreso l’eventuale prelievo di campioni murari da sottoporre ad analisi di laboratorio. Questa fase richiede competenze specialistiche sia nell’esecuzione dei prelievi, che devono essere rappresentativi senza compromettere ulteriormente la struttura, sia nell’interpretazione dei risultati analitici.

Solo al termine di questo percorso diagnostico è possibile redigere un progetto di intervento tecnicamente fondato, corredato di documentazione tecnica dettagliata e di un preventivo economico trasparente. La soluzione proposta deve essere personalizzata in funzione dei risultati diagnostici, della tipologia edilizia, delle condizioni al contorno e delle esigenze specifiche del committente.

I trattamenti risolutivi: dalla diagnosi alla scelta dell’intervento appropriato

Una volta completata la fase diagnostica e identificata con certezza la causa del problema, la scelta della tecnologia di intervento deve rispondere a criteri di appropriatezza tecnica, efficacia dimostrata e durabilità nel tempo. Per ciascuna tipologia di umidità esistono soluzioni specifiche, sviluppate attraverso decenni di ricerca applicata e validate da migliaia di interventi realizzati.

Per l’umidità di risalita capillare, i sistemi a iniezione di resine idrofobizzanti rappresentano una delle soluzioni più efficaci. Il principio di funzionamento si basa sulla creazione di una barriera chimica all’interno della muratura, ottenuta mediante iniezioni a bassa pressione di formulati specifici. Le resine siliconiche microemulsione penetrano nei capillari del materiale lapideo, rivestendone le pareti interne e interrompendo il fenomeno della risalita.

Nei casi di umidità da condensazione, una soluzione particolarmente indicata consiste nell’installazione di sistemi di ventilazione meccanica controllata. Questi impianti garantiscono un ricambio d’aria continuo e controllato, eliminando il vapore acqueo prima che possa condensare sulle superfici fredde. Le centrali di trattamento aria più innovative integrano sistemi di filtraggio avanzato, preriscaldamento dell’aria in ingresso e controllo automatico dei parametri ambientali.

Le infiltrazioni laterali negli ambienti interrati richiedono invece sistemi di impermeabilizzazione in contropressione. La tecnica del cuvelage, per esempio, consiste nella realizzazione di un rivestimento impermeabile continuo applicato sul lato interno della muratura, dimensionato per resistere alla spinta idrostatica del terreno. Il sistema prevede l’applicazione di strati multipli di materiali cementizi additivati con resine, culminanti in una barriera epossidica finale. La continuità del sistema, ottenuta mediante la chiusura di tutti i giunti e l’estensione fino al piano di calpestio, è fondamentale per l’efficacia dell’intervento.

Un intervento di qualità, preceduto da una diagnosi accurata e realizzato con tecnologie validate, rappresenta un investimento che si ammortizza nel tempo, evitando costosi rifacimenti e preservando il valore dell’immobile.

Diagnosi strumentale: un vantaggio competitivo per chi opera nel settore

Come abbiamo visto, nel risanamento delle aree affette da problemi di umidità, la diagnosi rappresenta un investimento che consente di evitare errori, rifacimenti e sprechi, garantendo al committente un risultato efficace e duraturo.

Ma per le imprese e i professionisti dell’edilizia, collaborare con realtà specializzate nel trattamento dell’umidità significa anche rafforzare la propria immagine di serietà e affidabilità agli occhi del cliente finale. La possibilità di offrire interventi realmente risolutivi, supportati da una diagnosi documentata, contribuisce a tutelare la propria responsabilità professionale e a valorizzare il proprio ruolo all’interno del processo edilizio.

Scegliere un approccio tecnico, fondato su analisi puntuali e competenze specialistiche, non rappresenta un costo accessorio, ma un criterio di qualità e un segno distintivo di maturità professionale. Un cambio di prospettiva necessario per affrontare in modo efficace una delle patologie più ricorrenti e insidiose dell’edilizia contemporanea.

Scopri tutti i volumi della collana Patologie Edilizie:

Iscriviti alla newsletter Umidità negli edifici: l'importanza della diagnosi strumentale aoqzlwlnnk1v21gh
Iscrizione completata

Grazie per esserti iscritto alla newsletter.

Seguici sui social


Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento