Ma il 16 giugno è stato davvero l’ultimo giorno possibile per pagare l’acconto della TASI 2014 nei Comuni che hanno deliberato le aliquote per tempo (rispettando la scansione del calendario nazionale)? Così non sembrerebbe.
Infatti una cospicua quota degli oltre 2mila Comuni puntuali con le statuizioni di maggio (sulle aliquote) ha salutato la fine del conto alla rovescia per il pagamento del tributo sui servizi indivisibili deliberando significative proroghe temporali “di fatto” per espletare il versamento: ciò è avvenuto attraverso l’annuncio, da parte di diverse amministrazioni, che non saranno applicate le sanzioni per un periodo (variabile da Comune a Comune) che va dalle due settimane ai 3 mesi.
La conformazione del calendario delle scadenze per il pagamenti della TASI si fa pertanto ancora più complicata: alla distribuzione “a macchia di leopardo” creatasi con la mancata deliberazione da parte di circa 6mila Comuni (i tre quarti del totale in Italia) si aggiunge la foresta rigogliosa e insondabile formata dalla moltitudine di date diverse scelte dalle amministrazioni stesse per consentire il pagamento in ritardo senza sanzioni.
Nel frattempo sale alta l’onda delle polemiche per la scarsa chiarezza che ha connotato tutta l’operazione TASI 2014: Caf e studi professionali nelle ultime due settimane sono stati presi d’assalto da cittadini incerti e pieni di dubbi in merito all’entità dei pagamenti da effettuare.
Ecco, suddivise per data, le decisioni in materia effettuate dal alcuni grandi Comuni: con la scadenza si fa riferimento al giorno entro cui è possibile espletare il pagamento del tributo senza incorrere in sanzioni o interessi moratori.
– 30 giugno: Genova, Ferrara e Piacenza;
– 12 luglio: Brescia;
– 16 luglio: Treviso, Vicenza, Pordenone, Lodi, Siracusa;
– 31 luglio: Bologna, Mantova;
– 31 agosto: gran parte dei Comuni della Valle d’Aosta;
– 16 settembre: Ancona, Ravenna.
Contribuenti certamente sollevati, ma la sensazione di incertezza non va certo d’accordo con la corretta applicazione e il fisiologico dispiegamento di effetti della normativa tributaria all’interno dell’ordinamento: risulta pertanto assolutamente necessario un intervento governativo idoneo a dare regole certe ed uguali a tutti, al fine di rendere omogenea ed armonica la disciplina della TASI.
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