Statistiche catastali: mercato italiano fermo, tranne per i capannoni … ma c’è il trucco

Ammonta a 72 milioni di immobili lo stock immobiliare italiano analizzato nella relazione delle Statistiche Catastali 2012 relativo al catasto edilizio urbano, diffuso dall’Agenzia delle Entrate. Il rapporto fotografa lo stato e l’entità del patrimonio immobiliare iscritto a catasto.

La rendita catastale collegata totalizza complessivamente oltre 36 miliardi di euro.

Tra i primi dati che colpiscono è il sostanziale arresto degli accatastamenti per quanto riguarda le abitazioni civili (la categoria catastale A) che ha registrato un delta positivo di appena l’1,1% dal 2011 al 2012.

Nel dettaglio delle singole categorie, sono aumentate nel 2012 le abitazioni nelle categorie A2, A3 (abitazioni civili e di tipo economico) e A7 (ville e villini). Sono diminuite di circa il 4% le abitazioni di tipo popolare e ultrapopolare (A5 e A6) e di circa l’1,5% le abitazioni signorili e le abitazioni di particolare pregio (A1 e A9).

Appena meglio la categoria catastale C che raccoglie, tra gli altri, negozi e botteghe, magazzini e locali di deposito, laboratori per arti e mestieri. La variazione è del +2,2%. Il doppio della precedente, ma pur sempre molto contenuta.

Un balzo avanti notevole (+12,3%) lo ottengono i capannoni industriali e i fabbricati produttivi collegati alle attività agricole (categoria catastale D). La ragione di questo Boom non è però, purtroppo, un incremento delle attività produttive nel settore primario ma, piuttosto, l’introduzione dell’obbligo di accatastamento dei fabbricati rurali introdotto dalla legge n. 214/2011

Un altro dato molto interessante che emerge dalla relazione statistica è quella della superficie media delle abitazioni censite negli archivi catastali, calcolata come rapporto tra la superficie catastale complessiva e il numero di unità.

Il valore che emerge è pari a circa 116 m2 al 31 dicembre 2012. Entrando nel dettaglio, per le abitazioni popolari e ultra popolari la superficie è inferiore a 100 m2, mentre comprensibilmente supera abbondantemente i 200 m2 per le unità nelle categorie A1, A8 e A9 (abitazioni signorili, ville e palazzi).

Statistiche catastali 2012 – Catasto edilizio urbano (versione del 29 ottobre 2013)

 

Redazione Tecnica

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