Identità digitale, fatturazione elettronica, sistema di versamento elettronico: ormai l’amministrazione pubblica è completamente digitale, tanto da velocizzazione l’intera macchina burocratica e assicurare un’azione amministrativa trasparente ed efficace.
Vediamo le tante novità degli ultimi mesi, come riportato da FiscoOggi nell’articolo di Anna Maria Badiali.
Spid, Ipa, PagoPA, ecco tutte le funzioni utili della PA online
>> Spid
Acronimo di Sistema pubblico di identità digitale) consente ai cittadini di muoversi nelle aree personali dei servizi telematici delle diverse amministrazioni pubbliche e statali utilizzando un unico nome utente e un’unica password.
Consente di compilare, modificare e spedire la dichiarazione dei redditi precompilata, registrare un contratto di locazione, consultare i dati catastali, visualizzare la propria posizione nel cassetto fiscale, accedere a Sister, la piattaforma da cui consultare online le banche dati per effettuare visure e ricerche catastali e ispezioni ipotecarie.
Per ottenere Spid è necessario essere maggiorenni e avere un documento di riconoscimento, la tessera sanitaria con codice fiscale, un indirizzo e-mail e un numero di telefono, dopodiché registrarsi dal sito di uno dei nove gestori dell’Id (Identity provider) accreditati dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) e seguire le istruzioni (consulta il sito dedicato per maggiori info).
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>> Cns
Acronimo di Carta nazionale dei servizi, consente la fruizione dei servizi delle pubbliche amministrazioni e sottoscrivere documenti tramite la firma digitale, oltre al pagamento di bolli e diritti. La Cns può essere rilasciata dall’ente certificatore alle persone fisiche, a privati cittadini e a titolari di cariche d’impresa.
>> Sdi e fatturazione elettronica
È il Sistema di interscambio, la piattaforma digitale “stazione di transito” della fattura telematica, ormai obbligatoria.
Lo Sdi, dopo l’invio del documento, controlla se il file contiene i dati necessari ai fini fiscali e l’indirizzo elettronico presso il quale il cliente desidera ricevere la fattura e verifica l’esistenza della partita Iva di chi ha emesso fattura e il codice fiscale (o la partita Iva) del destinatario della fattura stessa.
Se tutto va a buon fine, lo Sdi recapita la fattura al cliente e invia al mittente una “ricevuta di recapito”, con la data e l’ora di consegna del documento.
L’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione 3 programmi per l’elaborazione delle fatture elettroniche (e una sezione dedicata consultabile sul suo sito):
– una procedura online accessibile dal portale “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’Agenzia;
– un software scaricabile su Pc e utilizzabile anche offline;
– un’app “FatturAE” scaricabile dagli store Android o Apple.
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>> Ipa
Acronimo di Indice pubbliche amministrazioni, contiene i domicili telematici, validi per legge, delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici, utile per lo scambio di informazioni e documenti con i privati. Serve dunque allo Sdi per recapitare senza errori le fatture all’ente; per maggiori informazioni consulta questa pagina.
>> PagoPa
È una piattaforma digitale che consente a privati cittadini e aziende di effettuare, attraverso un unico canale e con le stesse modalità, pagamenti elettronici standardizzati di tasse, tributi rette a molto altro, a favore delle pubbliche amministrazioni centrali e locali.
Tutto ciò passando per i “Prestatori di servizi di pagamento” (Psp) aderenti, ovvero banche, poste ecc. (Trovi maggiori info cliccando qui).
Ogni ente creditore deve attribuire alle singole tipologie di incasso uno Iuv (Identificativo univoco di versamento) e aprire un conto corrente “dedicato” presso le banche o gli altri istituti abilitati al servizio, o presso le Poste. L’identificativo del pagatore è invece costituito dal codice fiscale o dalla partita Iva salvo i casi in cui le amministrazioni pubbliche non richiedano altra identificazione informatica.
>> Anpr
Anagrafe della popolazione residente, è un progetto ancora in fase di definizione che prevede la creazione di un database unico in cui far confluire, progressivamente, i dati delle anagrafi comunali dell’intero Paese (accedi qui al portale di riferimento).
Il privato potrà verificare i propri dati anagrafici all’interno dell’area riservata del sito e chiedere online documenti e certificati in modo semplice e veloce. Le Pa potranno invece effettuare verifiche e riscontri collegandosi a un unico portale. Il sistema consente, inoltre, di indicare il proprio domicilio digitale (ovvero l’indirizzo pec) come canale unico di comunicazione con la pubblica amministrazione.
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