I rimborsi per i contributi versati nel 2010 e nel 2011 verranno effettuati nei confronti delle aziende solo se, dopo gli esiti delle verifiche, si deciderà di sopprimere il Sistri.
Innanzitutto ricordiamo che il Decreto Sviluppo, all’articolo 52, sospende per un massimo di 12 mesi – non oltre il 30 giugno 2013 – il termine di entrata in operatività del Sistri, fino al compimento delle verifiche amministrative (leggi anche Decreto Crescita, confermate Detrazioni 50%, SISTRI e Ricostruzione).
È conseguentemente sospeso il pagamento dei contributi per il 2012 da parte delle imprese e sono sospesi gli effetti del contratto tra il ministero dell’Ambiente e Selex-Se.Ma. (Finmeccanica).
Tornando ai rimborsi, le commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, durante l’esame del Decreto Sviluppo (dl n. 83/2012), hanno respinto un emendamento presentato da Futuro e Libertà che stabiliva i rimborsi alle imprese che hanno versato i contributi per il funzionamento del Sistri, il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti speciali che non è mai partito.
Inoltre, l’emendamento ha ricevuto il no del Governo. Le imprese che nel 2010 e 2011 hanno versato il contributo annuo per il Sistri, prima di ottenere eventualmente i rimborsi dovranno aspettare gli esiti delle nuove verifiche amministrative e funzionali e le scelte sul futuro del Sistema. Le aziende potranno riavere i soldi indietro solo se si deciderà di abrogare definitivamente il Sistri.
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