Nonostante la crisi paralizzante che sta attraversando il settore immobiliare, il comparto delle costruzioni in legno è in leggera crescita: passa infatti in Italia dallo 0,5% del 2008 al 6% del 2012.
I drammatici avvenimenti legati ai terremoti aquilano ed emiliano hanno sì spinto e “convinto” all’uso di tecnologie lignee nelle aree di riferimento, ma hanno anche indotto un effetto di fiducia su tutto il territorio nazionale circa l’affidabilità dei sistemi costruttivi in legno. Fatto questo che ben si integra con una domanda di mercato certamente sempre più sensibile ad ambienti di vita e di lavoro ecocompatibili, sani ed efficienti.
Tuttavia restano alcuni dubbi all’interno di una cultura abitativa e di un modello di processo edilizio abituati ad operare per lo più con la solida “massività” del mattone e della pietra e non con la “leggerezza” del legno.
La domanda che ci si deve porre con lucida criticità è allora: un’architettura in legno costruita in clima mediterraneo è davvero sicura come risposta al sisma e al fuoco, sana, economicamente competitiva, energeticamente efficiente e soprattutto, è una “casa per sempre”, ovvero, se è certamente di rapida esecuzione, è anche affidabile e durevole?
Se tante risposte sono già note nei Paesi nordici, dove la tradizione costruttiva in legno è fortemente sedimentata, molteplici sono invece ancora le riflessioni da fare e i dati da raccogliere in un clima con caratteristiche termo-igrometriche mediterranee, come quello italiano: in primis appunto sulla durabilità del sistema costruttivo ligneo e sulla sua competitività economica in rapporto, non solo al costo di costruzione, ma anche al bilancio dei consumi energetici annuali, come pure alle successive esigenze manutentive.
Due novità tutto sommato recenti si pongono come tendenza in crescita: la richiesta di edifici in legno per funzioni di interesse pubblico e quella di complessi multipiano, in primis per l’Housing Sociale.
Articolo del prof. Pietromaria Davoli, direttore del Centro Ricerche Architettura>Energia presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara
L’articolo è un estratto dal contributo Architettura in legno in area mediterranea: sostenibilità, sicurezza, durabilità di Pietromaria Davoli, pubblicato sul numero 4/2014 de L’Ufficio Tecnico, Maggioli Editore
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