OK al Sismabonus Acquisti per immobili che alla vendita abbiano completato solo i lavori strutturali

Entrate sottolinea l’irrilevanza del completamento dei lavori di finitura e della classificazione catastale provvisoria dell’unità immobiliare per fruire della detrazione

La risoluzione n. 14/E dell’8 marzo 2024, pubblicata dall’Agenzia delle entrate, fornisce chiarimenti sul Sismabonus Acquisti, la detrazione fiscale destinata ad edifici situati all’interno delle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3. Questa agevolazione si rivela utile per chi si appresta ad acquistare un’abitazione antisismica, offrendo un importante contributo alla mitigazione del rischio sismico.

La particolarità svelata dalla recente risoluzione riguarda la fase di acquisto di unità immobiliari ancora non ultimate nei lavori di finitura, ma che hanno già completato quelli strutturali, essenziali per la messa in sicurezza statica degli edifici.

L’Istante che si rivolge all’Agenzia, ritiene che sia possibile fruire della detrazione e che non sia necessario a tal fine, il completamento dei lavori di finitura delle unità e degli edifici oggetto dell’intervento di demolizione e ricostruzione prima della stipula dell’atto di compravendita delle singole unità immobiliari. Nello specifico, ai fini dell’agevolazione fiscale, ritiene sufficiente il completamento degli interventi strutturali sull’edificio demolito e ricostruito che assicurano il passaggio a classi di rischio sismico inferiore «così come attestato ed asseverato dai tecnici abilitati ai sensi della normativa vigente, seppur non completati nelle relative finiture» e che sia irrilevante che l’unità immobiliare sia classificata all’atto della compravendita nella categoria catastale fittizia F/3.

Vediamo nel dettaglio cosa risponde in merito l’Agenzia delle Entrate.

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Indice

A chi spetta il Sismabonus Acquisti?

Secondo il decreto legge n. 63/2013, la detrazione spetta agli acquirenti di unità immobiliari all’interno di edifici sottoposti a demolizione e ricostruzione, con l’obiettivo di ridurre il rischio sismico di una o due classi. La misura dell’agevolazione varia dal 75% all’85% del prezzo dell’unità immobiliare, fino a un massimo di 96.000 euro, a seconda della riduzione del rischio sismico conseguita.

La detrazione Sismabonus Acquisti si applica alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024.

Sì al Sismabonus Acquisti per immobili che alla vendita abbiano completato solo i lavori strutturali

Il chiarimento dell’Agenzia delle entrate risponde al dubbio se sia possibile usufruire della detrazione in caso di acquisto di immobili, entro il 31 dicembre 2024, che al momento della vendita abbiano completato solo i lavori strutturali. Questo dettaglio è fondamentale, poiché evidenzia una flessibilità nell’applicazione del bonus, riconoscendo l’importanza della sicurezza strutturale rispetto al completamento estetico dell’immobile.
 
Due requisiti essenziali emergono per l’accesso al beneficio: la riduzione asseverata di una o due classi di rischio sismico, conforme all’articolo 3 del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 58/2017, e la stipula dell’atto di compravendita entro il termine di vigenza dell’agevolazione.

La risoluzione sottolinea l’irrilevanza del completamento dei lavori di finitura e della classificazione catastale provvisoria dell’unità immobiliare per fruire della detrazione.

OK sconto e cessione con titolo presentato entro il 16 febbraio 2023

Interessante è anche la possibilità di continuare a optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, nonostante il blocco generalizzato di queste opzioni, a patto che la richiesta del titolo abilitativo per i lavori edilizi sia stata presentata entro il 16 febbraio 2023, come indicato nella circolare n. 27/E/2023.

Redazione Tecnica

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