Quest’estate non sarà necessario andare a caccia di tesori nascosti con tanto di metal detector: a quando pare i fondi per l’edilizia scolastica e gli edifici pubblici sono “pronti all’uso”!
Scatterà infatti a breve (il 1° luglio) il giorno da cui sarà possibile agli enti locali presentare le istanze finalizzate ai progetti di messa in sicurezza di edifici pubblici e scuole. Tempo fino al 30 agosto 2019.
Ma cosa finanzieranno questi fondi, provenienti dal Fondo progettazione istituito dalla Legge di Bilancio 2018? A quanto ammontano? A chi verranno concessi? Vediamo tutti i dettagli.
Sicurezza scuole ed edifici pubblici, come sarà erogato il finanziamento?
I progetti per la messa in sicurezza degli edifici e delle strutture pubbliche, di proprietà dell’ente e con destinazione categorica di uso pubblico, potranno essere presentati dal 1° luglio al 30 agosto 2019, e saranno favoriti gli interventi di edilizia scolastica.
Le domande potranno essere presentate dalle 14 città metropolitane italiane, dalle 86 province e dai comuni. Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti specifica in una nota al provvedimento che tali istanze potranno essere sottoposte attraverso una piattaforma ad hoc progettata da Cassa Depositi e Prestiti, cui si accede dal sito stesso del Ministero.
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Agli enti locali sarà data possibilità di accedere al cofinanziamento solo attraverso la piattaforma e inderogabilmente fino alle 13.59 del 30 agosto 2019. A province e città metropolitane sarà concesso di presentare domanda di ammissione per il cofinanziamento di uno o più progetti fino al raggiungimento del limite massimo di risorse assegnate annualmente ad ogni Ente.
I comuni invece, nel caso in cui vogliano accedere al Fondo, possono presentare domanda di cofinanziamento per un massimo tre progetti aventi importo massimo di 60.000 euro di cofinanziamento l’uno.
Fondo progettazione, come sono ripartite le risorse?
Le risorse del Fondo progettazione, che ricordiamo è stato istituito dalla Legge di Bilancio 2018, saranno così ripartite:
– 4.975.000 euro alle città metropolitane;
– 12.437.500 euro alle province;
– 12.437.500 euro ai comuni.
Il decreto determina inoltre che ad ogni provincia spetteranno annualmente 70 mila euro, 100 mila euro alle Città metropolitane, e un bonus di quota variabile in misura proporzionale alla popolazione. La ripartizione delle risorse per i comuni sarà invece determinata in base a una graduatoria triennale 2018/2020.
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Gli enti beneficiari sono tenuti all’inserimento dei dati relativi ai progetti ammessi a cofinanziamento nel sistema di monitoraggio delle opere pubbliche della BDAP (banca dati delle pubbliche amministrazioni), ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n.229.
Il Ministero dichiara che per la prima volta si cerca di intervenire in merito alla mancanza di progettazione di qualità a disposizione degli enti locali, spesso dovuta alla carenza di risorse economiche. In pratica, le risorse assegnate sono 30.000.000 di euro per ogni anno, dal 2018 al 2020 (complessivamente 90 milioni di euro).
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