Sicurezza lavoro: in arrivo misure su lavoro sommerso, caporalato e appalti

Il disegno di legge in materia di lavoro verrà presentato nei prossimi giorni in Consiglio dei Ministri

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La Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha annunciato l’arrivo di ulteriori interventi per migliorare la sicurezza sul lavoro. Queste nuove misure contenute del disegno di legge in materia di lavoro, che verranno presentate nei prossimi giorni in Consiglio dei Ministri, si concentreranno sul contrasto al lavoro sommerso, al caporalato e sulla tutela della sicurezza nella filiera degli appalti.
 
Le iniziative si affiancano a una serie di interventi già adottati dal Ministero negli ultimi 16 mesi, con l’obiettivo di rendere i luoghi di lavoro più sicuri per i lavoratori.

Una delle azioni più significative è l’incremento delle risorse messe a disposizione dall’INAIL per il 2024, che ammontano a 1,5 miliardi di euro, il doppio rispetto al 2023. Queste risorse saranno destinate alla formazione, prevenzione e al supporto delle aziende virtuose. Inoltre è stato previsto il potenziamento dell’Ispettorato del Lavoro nel 2023 con l’ingresso di 850 ispettori tecnici si tradurrà in un aumento delle ispezioni nei luoghi di lavoro nel corso del 2024, passando da 70 a 100mila.

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Indice

Confermato l’obbligo di badge per gli operai nei cantieri edili

Il DDL Lavoro attualmente in discussione in Parlamento non prevede l’eliminazione dell’obbligo di badge per gli operai dei cantieri edili.

La norma mira a semplificare il quadro normativo abrogando norme pressoché identiche in materia di tessere di riconoscimento, senza tuttavia toccare l’obbligo di identificazione del personale in ambito di appalto o subappalto.

Formazione da svolgere sulle specifiche attività

Circa la formazione, dal Ministero confermano che non è prevista alcuna modifica dell’accordo Stato-Regioni in riferimento alle 16 ore obbligatorie di formazione. Attualmente, il confronto con le parti sociali è in corso per raggiungere un accordo sulla valutazione del rischio e l’individuazione delle ore di formazione necessarie, con l’obiettivo di migliorare la formazione in base alle specifiche attività.

Pertanto è allo studio non uno standard uguale per tutti bensì una migliore profilazione della formazione necessaria.

Tuttavia per avere conferma sulle nuove misure è necessario attendere il testo ufficiale del provvedimento.

Redazione Tecnica

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