Sicurezza gallerie ferroviarie, in Gazzetta le linee guida: ambito applicazione, interventi e scadenze

Le linee guida definiscono: le reti interessate, i tempi per gli adeguamenti, le responsabilità, le abrogazioni e le indicazioni sui piani di emergenza e soccorso e sulla valutazione dei rischi

Allegati

Le linee guida in materia di sicurezza ferroviaria sono in Gazzetta e sono disciplinate dal Decreto del 4 marzo 2025 (scaricabile a fine articolo). Queste si applicano all’intero sistema ferroviario italiano, in particolare, riguardano: le reti facenti parte del sistema ferroviario interoperabile europeo presenti sul territorio nazionale, le reti ferroviarie isolate funzionalmente, le ferrovie turistiche e i veicoli che circolano su tutte queste reti.

L’obiettivo è armonizzare la normativa nazionale con quella europea in termini di sicurezza nelle gallerie ferroviarie, promuovendo un livello omogeneo e adeguato di prevenzione e protezione.

Sono tuttavia previste alcune esclusioni: non rientrano nel campo di applicazione le metropolitane, i tram, le stazioni sotterranee, le infrastrutture private e i veicoli storici o turistici già esistenti, salvo specifici casi previsti dalle linee guida.

Analizziamo di seguito cosa contengono le linee guida e cosa prevede il programma degli interventi e quali abrogazioni entrano in vigore.

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Indice

Il programma degli interventi di adeguamento: tempi e obiettivi

Una parte centrale delle linee guida riguarda il programma di adeguamento delle gallerie ferroviarie in esercizio.

Entro dodici mesi dall’entrata in vigore del decreto, i gestori devono completare un’analisi di rischio per ogni galleria.

Entro sedici mesi, è richiesto un programma dettagliato di interventi di messa in sicurezza, articolato in più fasi e con indicazione dei costi stimati.

Gli interventi devono essere conclusi entro otto anni per le gallerie in zona di “accettabilità e attenzione” e entro quindici anni per le altre. Il programma, corredato di cronoprogramma e risorse economiche previste, deve essere costantemente aggiornato.

In caso di rischio ritenuto inaccettabile, il gestore è tenuto ad adottare misure tecniche, operative o organizzative, che riportino i livelli di rischio sociale e individuale della galleria almeno nella «zona di accettabilità e attenzione».

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Abrogazioni e sostituzioni normative

Con l’approvazione delle nuove linee guida, viene ufficialmente abrogato il decreto ministeriale del 28 ottobre 2005, che aveva regolato fino ad oggi la sicurezza nelle gallerie ferroviarie.

Inoltre, le linee guida recepiscono il regolamento (UE) n. 1303/2014 della Commissione del 18 novembre 2014, relativo alle specifiche tecniche di interoperabilità concernenti la «Sicurezza nelle gallerie ferroviarie» del sistema ferroviario dell’Unione europea e successive modificazioni ed integrazioni (STI SRT ).

Indice delle linee guida: struttura e contenuti principali

Le linee guida sono articolate in 14 sezioni principali, ognuna delle quali affronta un aspetto critico della sicurezza ferroviaria.

Dopo una panoramica sui principi generali, si passa alla responsabilità del gestore dell’infrastruttura, ai ruoli del referente della manutenzione e del referente delle emergenze, fino a coinvolgere anche le imprese ferroviarie. Particolare attenzione è riservata a veicoli, gallerie nuove, gallerie esistenti, nonché alle reti isolate e alle ferrovie turistiche.

Seguono le sezioni dedicate ai piani di emergenza e soccorso, alla valutazione dei rischi, ai requisiti tecnici di adeguamento e ai casi che richiedono specifiche procedure autorizzative.

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Redazione Tecnica

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