Nonostante il risultato del mese di aprile, 45,2 milioni di euro +77,4% rispetto al mese di marzo, il primo quadrimestre 2012 chiude con un -27,3% sul primo quadrimestre 2011. Questo secondo l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Oice-Informatel.
Le gare per servizi di ingegneria e architettura bandite nel mese di aprile sono state 242 (di cui solo 16 sopra soglia), per un importo complessivo di soli 45,2 milioni di euro (35,7 sopra soglia).
Rispetto ad aprile 2011 il numero delle gare scende del 20,4% (-66,7% sopra soglia e -11,7% sotto soglia) e il loro valore cede il 16,3% (-11,9% sopra soglia e -29,8% sotto soglia).
Fortemente negativo il confronto tra il primo quadrimestre del 2011 e del 2012: nel periodo gennaio-aprile sono state bandite 1.202 gare per un importo complessivo di 122,2 milioni di euro che, rispetto al primo quadrimestre del 2011, mostrano cedimenti del 16,9% nel numero (-36,7% sopra soglia e -11,7% sotto soglia) e del 27,3% nel valore (-36,1% sopra soglia e -5,1% sotto soglia).
Sono sempre eccessivi i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate: in base ai dati raccolti ad aprile il ribasso medio sul prezzo a base d’asta, per le gare indette nel 2010, è al 41,7%. Le informazioni sulle principali gare indette nel 2011 e già aggiudicate ci danno un ribasso medio del 40,1%.
“Anche in aprile i dati che riguardano il mercato pubblico dei servizi di ingegneria sono impietosi – ha dichiarato il presidente dell’OICE Gabriele Giacobazzi – ma vogliamo ancora mantenere un atteggiamento fiducioso, aspettando i provvedimenti che il Governo si è impegnato a varare per la crescita.
L’attenzione del Governo all’individuazione di soluzioni rapide ed efficaci per risolvere il problema derivante dal mancato pagamento dei debiti delle Amministrazioni verso gli appaltatori, unitamente alle proposte che stanno per essere portate in sede europea per allentare i vincoli del patto di stabilità rispetto alla spesa per infrastrutture, sono infatti dei primi segnali positivi ai quali vogliamo guardare con ottimismo nell’ottica di un rilancio delle dinamiche di crescita e sviluppo.
Occorre però fare presto – ha continuato il presidente OICE – perché il rischio di una vera e propria implosione del sistema è altissimo e avrebbe conseguenze devastanti.
Positivamente possiamo valutare anche la recentissima delibera n. 49 dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici che ha fornito indicazioni di grande rilievo e pragmaticità per risolvere i problemi derivanti dall’avvenuta abrogazione delle tariffe professionali (vedi “Servizi di ingegneria e architettura. Gli appalti senza le tariffe“).
Il riferimento ai reali costi di produzione del progetto, analizzati rispetto ai contratti degli ultimi anni e alle dinamiche dei ribassi, dovrebbe consentire alle stazioni appaltanti di quotare correttamente l’importo a base di gara; è però altrettanto importante – ha concluso Gabriele Giacobazzi – che l’Autorità abbia ribadito la necessità che il corrispettivo sia sempre adeguato per garantire qualità e professionalità ai servizi di ingegneria e architettura che i progettisti devono fornire alle stazioni appaltanti.
Tornando ai dati e analizzando la posizione dell’Italia rispetto agli altri paesi europei, si rileva che il numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria, è passato dalle 150 del gennaio-aprile 2011 alle 95 del gennaio-aprile 2012: -36,7%.
Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura mostra nello stesso periodo un cedimento molto più basso di quello italiano: -3,0%.
Sempre molto modesta, al 2,0%, la quota del nostro Paese sul numero totale delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto a quella di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 44,0%, Germania 12,0%, Polonia 7,1%, Repubblica Ceca 3,3%, Gran Bretagna 3,8%, Svezia il 3,7%, Spagna il 2,5%.
Sempre in recupero l’andamento delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione insieme. Nel primo quadrimestre 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, il valore messo in gara sale del 69,6%.
Fonte: Oice
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento