Mercato immobiliare in ripresa: i numeri dell’uscita dalla crisi

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Comprevendite in aumento, domanda in crescita e tempi di vendita in diminuzione: il mercato immobiliare continua il sentiero verso l’uscita dalla crisi. È questa la conclusione tratta dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, che per il 2017 prevede una generale stabilità dei valori immobiliari, con un leggero aumento nelle grandi città (tra 0% e +2%), mentre per i capoluoghi di provincia e per l’hinterland delle grandi città occorrerà aspettare il 2018. Vediamo la situazione nel dettaglio, analizzando qualche dato.

Compravendite in positivo

A livello di compravendite si consolida il trend positivo iniziato a partire dal 2014. Infatti, il primo trimestre del 2017 registra ancora volumi in ascesa (+8,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), chiudendo a quota 121.976. Palermo risulta essere la città con l’incremento maggiore di compravendite (+22,4%), seguita da Firenze con +16,5% e Genova con +15%.

I dati sulle compravendite rilevano un aumento della domanda di casa ad uso investimento, quindi per essere messa a reddito, grazie ai rendimenti annui lordi che si riescono ad ottenere (attualmente intorno al 4,8%). Questo trend è stato riscontrato soprattutto nelle città e località minori con forte attrattività turistica e con atenei universitari o aziende importanti.

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Domanda immobiliare in aumento

La domanda immobiliare è ancora in crescita, l’interesse per l’acquisto grazie ai prezzi più bassi e ai mutui più convenienti è ancora vivo. Da quando è iniziato il ciclo ribassista dei valori immobiliari c’è stata una perdita media del 40%. L’offerta, soprattutto su immobili di qualità, inizia invece a diminuire e questo potrebbe creare tensioni dei prezzi al rialzo.

Tempi di vendita in calo

I tempi di vendita sono in diminuzione, in particolare nei casi in cui il prezzo a cui è proposto l’immobile sul mercato è in linea con la capacità di spesa dei potenziali acquirenti. Gli ultimi dati ci dicono che siamo intorno a 145 gg nelle grandi città, 171 gg nell’hinterland delle grandi città e 162 gg nei capoluoghi di provincia.

Tipologie immobiliari: bilocale batte monolocale

I bilocali e i trilocali restano le tipologie più richieste, con il bilocale che talvolta torna in testa alle preferenze degli acquirenti. Maggiori difficoltà si segnalano per i monolocali perché il ribasso dei prezzi ha determinato un gap minore rispetto ai bilocali e, di conseguenza, questi ultimi sono diventati più appetibili. Si conferma la tenuta dei valori degli immobili in buono stato e delle soluzioni di prestigio che, grazie alla bassa offerta presente sul mercato, hanno retto meglio alla crisi immobiliare.

Le nuove costruzioni si stanno lentamente smaltendo grazie al ribasso dei prezzi immobiliari e ai segnali di ripresa del mercato. I  costruttori inoltre stanno, con prudenza, riprendendo in mano i piani di sviluppo o completando quelli interrotti a causa della crisi di mercato. Iniziano infatti a ripartire progetti finalizzati alla costruzione di immobili di qualità che garantiscano efficienza energetica e che siano costruiti con criteri antisismici.

Redazione Tecnica

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