“Le dichiarazioni che il ministro dei Beni culturali Ornaghi ha rilasciato in Senato, illustrando gli indirizzi dell’esecutivo in materia di governo del territorio e tutela del paesaggio, trovano pienamente d’accordo l’Istituto Nazionale di Urbanistica”. Incassa i primi commenti positivi la proposta di Ornaghi di procedere alla riforma della legge urbanistica, il cui apparato principale risale al 1942.
A vedere con favore una profonda rivisitazione della legge urbanistica è il numero uno dell’INU, Federico Oliva, commentando quanto detto dal ministro Lorenzo Ornaghi la settimana scorsa al Senato, in Commissione Ambiente. Ornaghi aveva infatti assicurato che il suo dicastero si farà promotore di una nuova legge quadro sul governo del territorio.
Tra i temi che dovranno essere rivisti nella nuova versione della legge sull’urbanistica, il Ministro ha ricordato il massimo contenimento del consumo di suolo e la canalizzare delle attività edificatorie verso il rinnovamento e la riqualificazione delle città. Categorico pure il rifiuto a ulteriori pratiche di condono edilizio dell’abusivismo sul territorio. (leggi anche Territorio, la legge urbanistica è da aggiornare).
Oltre a quelli elencati dal ministro, Oliva ricorda altri temi che dovranno necessariamente trovare spazio nella nuova legge urbanistica: “La riforma del piano, già affrontata da molte Regioni; la definizione con una normativa dello Stato di strumenti da tempo presenti nelle leggi regionali ma mai consolidati giuridicamente come la perequazione e la compensazione urbanistica; una nuova normativa relativa ai diritti edificatori, alla loro trasferibilità e la loro commercializzazione; un riordino della fiscalità locale che riporti al loro uso corretto gli oneri di costruzione”.
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