Riforma del catasto, ci siamo quasi. Negli scorsi giorni sono emerse le prime indiscrezioni concrete che contribuiscono a chiarire la seconda parte del percorso in materia di procedimento di revisione della materia catastale.
Dopo il primo “step” costituito dal ritorno alla luce delle commissioni censuarie (leggi in proposito l’articolo Riforma catasto: approvato il decreto sulle commissioni censuarie) ecco i primi interessanti ragguagli su quelli che potrebbero essere gli aspetti preponderanti del secondo fondamentale passaggio: l’individuazione dei criteri di stima.
Le anticipazioni del decreto sui criteri di stima prevedono infatti la ricostruzione a tavolino della superficie delle unità senza planimetria, oltre alla possibilità per i proprietari di trasmettere i dati degli immobili all’Agenzia delle Entrate utilizzando la modulistica messa a punto proprio da quest’ultima. In pratica, l’Agenzia potrà anche inviare questionari via internet ai cittadini al fine individuare la stima. Pertanto le nuove tecnologie entrano in gioco con decisione nella nuova scansione del catasto.
Per approfondire in via generale il tema della riforma vai al Dossier preparato dalla redazione di Ediltecnico intitolato Riforma del catasto.
Inoltre, sempre porgendo l’orecchio alle suddette anticipazioni, si scopre essere concreta la possibilità di affidare ai Comuni il compito di rilevare un “pool” di caratteristiche che definiscono l’immobile (posizione, affaccio, tipologia edilizia) secondo piani dettagliati. In tal caso, ovviamente, si renderà necessario coinvolgere i professionisti tecnici sulla base di precise convezioni e congruo rimborso spese.
Gli effetti della riforma, determinati nei dettagli proprio da questa attività, determineranno una rivoluzione del mercato immobiliare urbano. La riforma, andando a recuperare situazioni di sottostima o sovrastima catastale, si prefigge infatti l’obiettivo di dare nuova competitività al settore edilizio attraendo investimenti interni e anche esteri. Per una analisi approfondita di questo orizzonte Maggioli Editore consiglia il volume La riforma del catasto fabbricati, di Antonio Iovine. Il volume rappresenta una interessante guida al panorama degli estimi catastali che deriverà dall’attuazione della legge delega 11 marzo 2014 n. 23 in tema di revisione del sistema fiscale e del catasto dei fabbricati.
Come ci ha spiegato Mirco Mion di AGEFIS nell’intervista uscita ieri su queste pagine “il decreto sulle funzioni statistiche, gli algoritmi che serviranno a calcolare le rendite catastali, è particolarmente delicato, dal momento che proprio sulle rendite catastali vengono calcolate le imposte immobiliari. La bozza del decreto, all’esame del Ministero delle Finanze, presenta però degli aspetti che hanno suscitato non poche perplessità”. Per capirne di più leggi l’intervista integrale al presidente di AGEFIS intitolata La revisione del catasto ha bisogno di una proroga: ecco cosa è successo.
Nel frattempo si attendono ulteriori conferme in materia per comprendere la direzione intrapresa realmente dal processo di riforma.
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